Politica

Rifiuti, sit in alla Camera Sacchetti di immondizia per attaccare la Lega

Buste dell’immondizia in mano e con sopra scritti i nomi di diversi esponenti leghisti e tanti cartelli contro il partito del Carroccio: è la protesta di un centinaio di napoletani

Rifiuti, sit in alla Camera 
Sacchetti di immondizia  
per attaccare la Lega

Roma - Buste dell’immondizia in mano e con sopra scritti i nomi di diversi esponenti leghisti, da Borghezio a Zaia fino a Bossi, e tanti cartelli contro il partito del Carroccio. Così un centinaio di cittadini di Napoli e provincia sta manifestando in piazza Montecitorio per la questione rifiuti. Poi, quando le forze dell’ordine non hanno fatto passare una loro delegazione, accompagnata dal senatore dell’Idv Stefano Pedica, che voleva lasciare dell’immondizia davanti l’entrata di Palazzo Chigi, i manifestanti hanno lanciato i sacchi di immondizia contro le forze dell’ordine.

La protesta contro la Lega "Napoli diventerà un enorme immondezzaio - ha detto un manifestante del presidio antidiscarica di Chiaiano - e Berlusconi è l’unico responsabile. A Napoli non c’è mai stata una vera e propria emergenza ma è stata creata ad arte dai lobbisti degli inceneritori e delle discariche che sono tutti gestiti dalla camorra". "Siamo qui - ha spiegato un’altra manifestante - per chiedere un piano alternativo che ci permetta di uscire dalla logica dell’emergenza. Un piano che punti sulla raccolta differenziata e sull’impianti di trattamento meccanico-manuale che oltre ad essere utili servono a creare occupazione sul territorio". E' la lega il bersaglio preferito degli slogan portati davanti la Camera dei deputati: tra i cartelli "Odio la Lega! Sud ribelle", "Bossi, Maroni, Calderoli, Borghezio, gente di bassa lega", "La camorra 'lega' bene con gli affari del nord". Ma non sono mancate critiche a ministri e al governo Berlusconi: "Ministra Prestigiacomo - si legge su un cartello - nel suo ruolo non si è mai 'ambientata'.

La sua disinformazione nuoce gravemente alla salute", "A Napoli la spazzatura è in strada - è scritto su un altro - a Montecitorio è chiusa nelle aule".

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