Riforma della giustizia, ecco cosa cambia

Con il Cdm straordinario di oggi, il governo ha dato il via a un cambiamento radicale dell’ordinamento giudiziario, con profonde modifiche anche alla Costituzione.Ecco i punti salienti della riforma Alfano

Riforma della giustizia, ecco cosa cambia

Con il Cdm straordinario di oggi, il governo ha dato il via a un cambiamento radicale dell’ordinamento giudiziario, con profonde modifiche anche alla Costituzione. Ecco i punti salienti della riforma Alfano

Separazione delle carriere Scuole di formazione, concorsi e iter carrieristici completamente separati tra magistratura giudicante e requirente, con il dichiarato intento di stabilire finalmente la completa parità tra accusa e difesa. Questo è uno dei punti più controversi della riforma, perchè le toghe esprimono il timore che i pubblici ministeri finiscano direttamente sotto il controllo dell’esecutivo e vengano estromessi dall’ordine giudiziario.

Doppio Csm Con la separazione della carriere, dovrebbe venire introdotto un secondo Csm, in maniera che i due rami della magistratura abbiano organi di autogoverno separati. Entrambi saranno presieduti dal Capo dello Stato e saranno composti per una metà da togati eletti dai magistrati e per l’altra metà da laici nominati dal Parlamento. Nel Csm dei giudici entrerà di diritto il primo presidente della Cassazione, mentre in quello dei pm il Procuratore generale della Cassazione. L’ingresso dei membri di diritto (entrambi magistrati) rende quindi la componente togata dei due Csm comunque maggioranza assoluta.

Obbligo dell'azione penale Resta l’obbligo per i magistrati di promuovere l’azione penale, ma secondo «criteri indicati dalla legge». Sarà quindi il Parlamento, con legge ordinaria, a stabilire la gerarchia dei reati da perseguire.

Rapporto tra pm e polizia giudiziaria Cambia radicalmente il rapporto tra il pubblico ministero e la polizia giudiziaria. Se oggi gli investigatori sono infatti alle dirette dipendenze dei magistrati, con la riforma Alfano sarà il Parlamento, con legge ordinaria, a stabilire quali dovranno essere i rapporti tra magistrati e polizia giudiziaria. Verrà inoltre riassegnato a Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza il potere di indirizzare le indagini, oggi affidato al magistrato.

Trasferimenti dei magistrati Con la riforma viene assegnato a entrambi i Csm il potere, qualora le circostanze o le necessità di copertura dei posti vacanti lo richiedano, di procedere al trasferimento d’ufficio dei magistrati.

Inappellabilità delle sentenze La riforma varata dal Cdm prevede il ritorno all’inappellabilità delle sentenze di assoluzione in primo grado.

Responsabilità civile dei magistrati Le toghe verranno parificate agli altri dipendenti pubblici e saranno responsabili civilmente degli atti compiuti in violazione dei diritti. Inoltre, i magistrati saranno chiamati a rispondere di tasca propria di macroscopici errori giudiziari o di evidenti disservizi a loro imputabili.

Intercettazioni Pur non facendo parte del pacchetto di interventi sulla Costituzione, la

riforma prevede anche una modifica della normativa sulle intercettazioni: massimo 75 giorni di tempo per gli ascolti e via libera alle orecchie elettroniche solo nel caso in cui siano presenti «gravi indizi di reato».

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