Roma - Sarà il processo dei 'grandi numeri' quello che oggi inizierà al tribunale di Tivoli per i presunti abusi a 21 bambini della scuola materna 'Olga Rovere' di Rignano Flaminio. La 'battaglia' sarà subito sul fronte dei testimoni da citare e sentire in aula. Se il presidente del collegio giudicante, Mario Frigenti, non ridurrà o chiederà di ridurne il numero, sul banco dei testimoni saranno chiamate migliaia di persone. In pratica potrebbe sfilare gran parte di Rignano Flaminio: dal sindaco, al vicesindaco, dall'ex parroco, a impiegati comunali, bidelli, insegnanti, e tanti cittadini.
Un processo di 'grandi numeri' Solo la lista testimoniale proposta dal pm Marco Mansi (nel frattempo trasferito d'incarico a Roma, sarà chiamato a rappresentare ugualmente la pubblica accusa nel processo a Tivoli) si compone di quasi 200 persone; a queste, dovranno aggiungersi le liste depositate dai difensori dei cinque imputati (250 circa per l'avvocato Naso, oltre 300 per gli avvocati Coppi e Borgogno; più di 60 per una delle parti civili costituite che chiameranno il ministero dell'Istruzione e il comune di Rignano Flaminio come 'responsabili civili'). Insomma, un processo che, senza la scrematura nei numeri, potrebbe durare anni.
Le persone imputate Cinque gli imputati: le allora maestre della 'Rovere' Silvana Magalotti, Marisa Pucci e Patrizia De Meglio, l'autore tv Gianfranco Scancarello (marito della Del Meglio) e la bidella Cristina Lunerti. Saranno processati, a vario titolo e a seconda delle posizioni, per le accuse di violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza. In aula ci saranno sicuramente i genitori dei 19 bambini costituiti parti civili; 38 persone quasi sempre presenti durante i giorni in cui si è articolata l'udienza preliminare che ha portato al rinvio a giudizio degli accusati. Non certa la presenza in aula degli imputati; i loro legali dicono che sarà valutata di volta in volta se partecipare o meno all'udienza.
Certo è che i bambini non sfileranno davanti ai giudici: la loro testimonianza è stata acquisita nel corso di una serie di incidenti probatori. L'accusa si basa soprattutto sulle parole dei piccoli. Anche e soprattutto questi atti istruttori saranno oggetto della 'battaglia' processuale che partirà domani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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