«È rigore solo se il fallo impedisce un gol»

Gian Piero Scevola

La proposta è stuzzicante, la possibilità di cambiare il regolamento intrigante e foriera di una valanga di discussioni a proposito. Un’idea che potrebbe apportare un sostanziale cambiamento non solo alle regole del gioco, ma anche alla mentalità dei giocatori e dei tifosi.
Il calcio di rigore dovrebbe essere assegnato solo c'è stato un fallo da parte della squadra che si difende contro un avversario che avrebbe fatto quasi sicuramente gol. Questa la proposta di modifica di regolamento avanzata dal premier Silvio Berlusconi durante una intervista ad una radio privata. «Un giocatore deve essere messo in condizione di tirare un rigore a 11 metri di distanza dal portiere solo se c'è stato un fallo causato per evitare un probabile gol alla squadra in attacco, in caso contrario la massima punizione rappresenta una ingiustizia», spiega il premier che conferma di aver avuto rassicurazioni da Francesco Totti che «si riprenderà in tempo per essere il leader degli azzurri ai mondiali». Il presidente del Consiglio ha anche parlato del Milan: una squadra che è diventata tra le più importanti al Mondo,«che scende in campo per vincere, mantenendo il controllo del campo e del gioco». Ma è la proposta di cambiamento della regola14,«Calcio di rigore» a far discutere, anche se si tratta di un’idea che non potrà trovare immediata attuazione.

Infatti l’Ifab, l’organo preposto a cambiare il regolamento, si riunirà il 4 prossimo marzo a Lucerna per discutere un’agenda ricolma di proposte, tra le quali anche quella della nostra Federcalcio sull’utilizzo di quattro telecamere, come supporto tecnologico, per scoprire e finalmente cancellare i gol fantasma. Quanto al suggerimento del premier, dovrà essere fatto proprio dalla Figc e sarà Franco Carraro a sottoporlo solo dopo i mondiali alla Fifa.

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