La rincorsa Pd in via Padova, prova a copiare i metodo-lumbard

In aperta polemica con il sindaco di Milano Letizia Moratti, una delegazione di consiglieri comunali del Pd ha incontrato ieri residenti, commercianti e associazioni in via Padova dove, il 13 febbraio scorso, un cittadino egiziano è stato ucciso da un sudamericano provocando una rivolta di immigrati in una delle strade più multietniche della città. L’obbiettivo tra l’altro, ha spiegato il capogruppo Pierfrancesco Majorino: «È fare ciò che il primo cittadino si rifiuta di fare e cioè discutere con i milanesi per migliorare Milano; il nostro è un percorso di confronto e dialogo con la città anche per costruire l’alternativa in vista delle elezioni comunali. Consumeremo per mesi le suole, stando tra le persone in carne ed ossa».

«Stiamo registrando un malessere diffuso in via Padova fra commercianti e cittadini - ha concluso - poiché spesso non si capisce il senso delle ordinanze e non si avverte una presenza delle istituzioni nel quartiere per risolvere i problemi di vivibilità». La prima tappa a piazzale Loreto, poi alla Scuola del Sole del «Trotter».

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