Rio Yachts, i nuovi modelli del 50°

Rio Yachts, riconosciuto marchio dell’Italian style, si appresta a festeggiare i cinquant’anni di attività. «Non mi dilungo sul passato - dice l’amministratore unico, Piergiorgio Scarani - Con questo importante anniversario siamo al giro di boa con l’azienda già in movimento tra il rinnovo della gamma dei prodotti e il trasferimento nel nuovo stabilimento di Chiuduno. La crisi globale, e del nostro settore in particolare, non incoraggiano certo investimenti straordinari, ma il 50° è un’occasione troppo ghiotta e irripetibile per saltare lo steccato e aggiornare contestualmente anima e corpo dell’azienda: logo, grafica, nome dei modelli, scafi, segmenti di mercato, target di clientela, fino ai processi produttivi. Continua deciso il riposizionamento verso l’alto del marchio. Quanto alla programmazione per il prossimo futuro, si prevede di costruire barche nel segmento 10–20 metri, sempre di alta gamma, e sempre con forte identità».
Il programma prevede tre linee di scafi: hard top chiusi, semiaperti e open puri che daranno nuova vita ai gloriosi modelli degli anni Sessanta: Colorado, Paranà ed Espera dunque. A breve vedranno la luce due Colorado (20 e 15 metri), e un Espera da 10 metri. Già nella prossima primavera Rio Yachts lancerà i nuovi Espera ed Espera-Ta (tipo aperto). Dice l’architetto Marino Alfani: «Per celebrare il 50° il cantiere ha deciso di presentare un nuovo modello di 10 metri di lunghezza, un entry level della gamma che è al limite tra un tender di megayachts e una barca da giorno. È una barca importante in quanto a lusso, creatività, innovazione e dunque merita un nome importante: ora nasce una nuova Espera ed Espera-Ta. Con i suoi 10 metri si posiziona in quella fascia di mercato che abbraccia sia armatori alle prime armi sia quelli esperti, ma esigenti».
Si tratta di un progetto coraggioso, impegnativo, una svolta epocale. Espera, dicono in cantiere, «non è un modello, è un simbolo». Linea mozzafiato da open puro, è un ritorno alle origini, quando l’industria della componentistica non esisteva e tutto nasceva in casa: l’artigianato totale.
Tecnologia e innovazione, sono esplicitamente dichiarate dalle code di poppa che racchiudono in un solo oggetto spiaggette, passerelle per lo sbarco e scalette per discesa a mare. La grande vetrata centrale e la fresata sul fianco dello scafo, oltre che disegnare e dare carattere alla barca, rendono l’interno estremamente luminoso.

Infine grande attenzione all’ambiente con prestazioni brillanti (40 -50 nodi) e bassi consumi grazie alle efficienti linee d’acqua e al metodo dell’infusione per ridurre pesi e consumi, mentre 2 metri quadrati di pannelli fotovoltaici sulla prua sono in grado di produrre energia per rendere le attrezzature di bordo autosufficienti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica