A rischio la salute davanti al pc per 7 europei su 10

Ci siete seduti davanti in questo preciso momento: il pc. Ma vi siete mai chiesti come? Dalla ricerca condotta da Dynamic Marketsper Fellowes emergono dati allarmanti su come lavoriamo e sui rischi per la salute

A rischio la salute davanti al pc per 7 europei su 10

Probabilmente ci siete seduti davanti in questo preciso momento: stiamo parlando del pc, un strumento ormai indispensabile di fronte al quale trascorriamo almeno 8 ore al giorno, in ufficio o a casa. Ma come lo facciamo? Spesso nella maniera più dannosa per la salute, secondo la ricerca “Ergonomics of the European Workplace” condotta nel 2010 da Dynamic Markets per conto di Fellowes. Infatti, il 70% degli europei soffre di disturbi muscolo-scheletrici dovuti ad una postura scorretta, causata soprattutto dalla mancanza di postazioni ergonomiche, nonostante gli obblighi imposti a carico del datore di lavoro in base alla normativa comunitaria (direttiva 90/270/EEC) e alla legge italiana (art. 74 del Decreto n. 81/2008).

Di seguito i dati più rilevanti emersi da questa indagine europea che ha analizzato da un lato, i comportamenti dei lavoratori europei e le patologie in cui incorrono maggiormente e, dall’altro, l’attenzione delle aziende per garantire un ambiente di lavoro che non metta a rischio la salute dei propri dipendenti:
7 lavoratori europei su 10 europei soffrono o hanno sofferto negli ultimi tre anni di disturbi fisici legati ad un ambiente di lavoro inadeguato;
Il dolore maggiormente riscontrato è il mal di schiena: ne soffre il 43% degli intervistati; a seguire, tensione e dolore alle spalle (32%), mal di testa (29%), dolori al collo (29%); quasi 1 europeo su 4 (il 23%) ha problemi alla vista, mentre il 21% lamenta dolori al polso o alle braccia. Inoltre, il 49% dichiara di essere soggetto a due o più dolori e quasi 1 europeo su 3 (31%) ne riscontra almeno 3; il 74% degli intervistati perde tempo ordinando la scrivania e sistemando nervosamente la propria postazione di lavoro per trovare una posizione comoda;
il tempo medio perso da ciascun lavoratore per trovare una posizione più confortevole è di 46,5 minuti al giorno pari a oltre 22 giorni l’anno;
il 79% degli intervistati afferma di lavorare spesso in ambienti diversi dall’ufficio, fattore che aumenta notevolmente le probabilità di subire danni alla salute, a causa di una postura non corretta. Lavorare a casa è l’abitudine più comune per il 68% degli intervistati: il 33% utilizza il portatile sulla poltrona, il 20% sul tavolo della cucina e il 18% a letto. Bar, hotel, treni, aerei e autobus sono ambienti di lavoro alternativi per circa il 15% del campione. Un numero leggermente inferiore di intervistati (11%) afferma di lavorare mentre si trova in sala d’attesa all’aeroporto o in stazione. l’82% delle aziende europee è inadempiente rispetto alle direttiva della Comunità Europea 90/270/EEC che impone l’obbligo di fare annualmente una valutazione dettagliata delle postazioni di lavoro presenti all’interno dei propri uffici per verificare che i dipendenti siano provvisti di uno ambiente progettato in base alle esigenze individuali; in particolare devono essere valutate le condizioni di sicurezza e salute, con attenzione ai possibili rischi per la vista, a problemi fisici e di stress mentale.
Solo il 48% dei dirigenti è consapevole di questa normativa. Il 45% degli intervistati non è mai stato fornito tale resoconto. il 32% degli intervistati dichiara di non essere dotato dei supporti ergonomici prescritti per legge dall’Unione Europea;
1 lavoratore su 10 sostiene di non voler creare problemi e decide di non dire nulla anche quando la postazione di lavoro risulta scomoda e non adeguata alle sue esigenze;
1 lavoratore su 4 (il 24%) pensa che l'azienda da cui è assunto faccia a malapena il minimo indispensabile richiesto dalla legge. Inoltre, solo nel 14% dei Paesi europei ai lavoratori vengono offerte informazioni e corsi per aumentare il comfort in ufficio.

Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica ed il mondo delle imprese su problematiche così diffuse ma sottovalutate, Fellowes Leonardi, leader mondiale nel mercato delle forniture per ufficio e della distribuzione organizzata, ha organizzato una campagna europea di informazione sull’ergonomia che in Italia durerà fino a settembre.

A illustrare i benefici che derivano dall’adozione di prodotti ergonomici è il Professor Ergo, “volto” e “voce” ufficiale dell’iniziativa, che attraverso diversi strumenti, tra cui il sito www.ergo.fellowes.com, offre consigli e suggerimenti sui comportamenti e le precauzioni da adottare per lavorare senza mettere a rischio il benessere fisico.

In particolare, sul sito è disponibile un breve video con la “guida all’ufficio ideale” ed è anche possibile effettuare un test di autovalutazione per verificare in pochi minuti se la propria postazione di lavoro è realmente ergonomica.

“Questa campagna conferma la filosofia alla base della nostra attività da oltre 50 anni, ovvero studiare il mercato, fare formazione e investire in

R&D per sviluppare prodotti sicuri, innovativi e di elevata qualità, in grado di soddisfare le reali esigenze del consumatori” ha commentato Monica Leonardi, Direttore Marketing e Comunicazione di Fellowes Leonardi.

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