Riscopriamo i nostri borghi

Egregio dottor Lussana, noto con molto piacere che «il Giornale» prosegue il bellissimo dibattito sull’identità dei Liguri e della Liguria.
Il fatto che mi stupisce molto, naturalmente in maniera positiva, è che per la prima volta i genovesi ed i liguri abbiano abbandonato il loro famigerato «maniman» per esporsi fino a scrivere numerosi ad un quotidiano.
Che qualcosa stia davvero cambiando? Il mio intervento è suggerito dalla proposta fatta dalla sua lettrice Monica Ramoino: «Facciamo come Seborga».
Se chiediamo ad uno straniero che cosa conosce della nostra regione, sicuramente ci risponderà: Portofino e qualcuno aggiungerà le Cinque Terre.
Ma la Liguria non è solo questo. Quanti in Italia e all’estero conoscono i nostri borghi medioevali? Molto pochi credo. Basterebbe fare un sondaggio: dove si trova Castelvecchio di Rocca Barbena e Montalto Ligure? Solo per fare due piccoli esempi.

Se ritornassimo ad essere una «Nazione indipendente» potremmo sicuramente meglio pubblicizzare il nostro territorio, far conoscere le nostre tradizioni, le nostre feste patronali che non hanno paragone. Basti pensare alle processioni con i «Cristi» e le «Casaccie» che, al di fuori della Liguria nesuno conosce.
Ritengo quindi che le proposte del M.i.l. vadano appoggiate proprio da noi semplici cittadini.

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