«Risparmi, incentivi, meritocrazia: ecco la strada per salvare gli atenei»

GenovaLei è una giovane e avvenente ministro con laurea in Giurisprudenza, lui, medico affermato, è il maturo rettore di uno dei più importanti atenei in Italia, quello di Genova. Ma Mariastella Gelmini e Giacomo Deferrari hanno una cosa importante in comune. La pensano allo stesso modo. Anzi, con identica passione si sono ritrovati sullo stesso fronte a combattere per far funzionare l’Università italiana. Contro le rendite di posizione.
Rettore, non è che il ministro Gelmini le ha copiato il programma?
«Ah!... non lo so - ride Deferrari - diciamo però che il mio progetto è molto simile al suo e noi stiamo andando avanti a spron battuto. Appena il ministro vara la legge noi partiamo».
Veniamo ai punti salienti. Il mandato dei rettori: il decreto del ministro parla di 8 anni al massimo.
«Noi addirittura siamo ancora più severi, se vogliamo dirlo, per quanto riguarda proprio il mandato, che deve essere unico, di sei anni e con la possibilità di essere sfiduciato. Ma non è tutto».
Dica.
«Il nostro progetto stabilisce che il Senato Accademico sia più piccolo, così come prevede il ministro che indica un numero di 35 membri contro i 50 di oggi. Ma noi pensiamo di ridurlo a 15. In più abbiamo stabilito che abbia funzioni di indirizzo strategico, mentre le decisioni spettano al consiglio di amministrazione che sarà composto anche da esterni. Proprio come prevede il ministro».
Magari saranno i docenti a non essere d’accordo
«Non è vero. Guardi, in Senato il mio progetto ha avuto pochissimi astenuti, e l’unanimità in consiglio».
Parliamo di stipendi. Il ministro propone gli scatti solo ai professori migliori.
«Cosa vuole che le dica? Anche questo, casualmente, era nel mio programma... Le loro capacità saranno valutate dagli studenti e in base ai dati del loro curriculum. Insomma, va premiata la gente che lavora».
Anche gli studenti bravi?
«Abbiamo appena varato la riforma delle tasse. Le abbiamo un po’ aumentate, però ridistribuiamo un milione di euro agli studenti che si laureano in tempo e con il massimo dei voti. Chi è meritevole, senza considerare il suo reddito, avrà 500 euro al momento della laurea».
Risparmio, incentivi, meritocrazia: sembra che anche lei voglia diventare il più meritevole tra i rettori... Allora dia un consiglio al ministro.
«Le chiedo di ridistribuire risorse, perché fare solo tagli non va bene. Chi merita va premiato. Bisogna creare un circolo virtuoso per rilanciare la nostra università e noi crediamo di essere sulla strada giusta anche grazie al progetto Erzelli che è piaciuto molto alla Gelmini quando è venuta a presentarlo a Genova».
La cittadella tecnologica, dove ci sono le facoltà, le scuole di specializzazione e le aziende high tech, sulle colline di Genova.


«Un progetto di campus all’avanguardia per il nostro Paese, ha detto Mariastella Gelmini. Credo che sarà una bella sfida da esportare anche in altre città italiane. Noi abbiamo già ingranato la marcia, aspettiamo solo che ci dia il via».

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