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Il risveglio del vecchio leone Eto’o, due reti da spettacolo

Seconda doppietta con l’Inter che non vinceva da un mese. Striscione dei tifosi contro Balotelli: via chi porta zizzania

Milano Cosmi cambia mezza squadra e non per squalifiche o infortuni. Ha fatto tre punti nelle ultime dieci giornate, non vince dal 10 gennaio, è in serie negativa record anche per una piccola come il Livorno, con una serie di cifre da paura, maggior numero di espulsi, otto, peggior attacco della serie A, 20 reti. Il resto è un cimiterino, 43 gol subiti, 36 punti dall'Inter in classifica. Come si fa, dai. Il fortino ha retto mezz'oretta, l'Inter non ne aveva neppure voglia. Josè aveva chiesto a Cordoba e Materazzi se si ricordavano ancora come si faceva, ha messo anche Quaresma con la promessa che non facesse danni. Il resto è venuto a cascata. Tanto per dare un'idea, Eto'o si è preso più applausi quando ha rincorso e recuperato palloni impossibili che nelle due reti, a loro modo due capolavori. Sono la sua seconda doppietta da quando veste la maglia dell'Inter dopo Palermo, ieri è arrivato in doppia cifra. Mica male. L'Inter non vinceva dal 28 febbraio, serviva un risultato rotondo, bello fresco, un timbro che mettesse in riga il resto del gregge. Ma era tutto così naturale e scontato che la gente non riusciva veramente a farsi coinvolgere.
Ci ha pensato il Parma. Allora è venuta giù San Siro.
Dentro c'era tutto, perfino le ultime beghe di Supermario. Un drappo indiretto ma efficace scendeva dalla ringhiera della Nord: allontaniamo chi porta zizzania. Invece questa vittoria dovrebbe portare la serenità per affrontare anche le situazioni più spinose e meno glamour.

Perché questa trentesima è stata un'altra bastonata pesante, necessaria per preparare al meglio il quarto con i russi con la mente sgombra. Il resto è un cammino senza grinze, tappa dopo tappa, un nemico alla volta con la consapevolezza che in giro c'è poco.

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