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Rivoluzione nei Consigli di zona «Avranno più poteri e deleghe»

Consigli di zona si cambia. O quantomeno, questa sembra essere l’intenzione dell’assessore al decentramento Andrea Mascaretti che vorrebbe mettere mano al regolamento dei parlamentini. Per cambiarlo, s’intende. Un gruppo di lavoro, cinque consiglieri comunali e i nove presidenti delle circoscrizioni cittadine è già stato formato. «In settimana convocherò il tavolo per vedere quali sono le funzioni tra quelle già assegnate e non - spiega Mascaretti - che consentono di dare ai parlamentini quei poteri che garantirebbero un miglior servizio ai cittadini». In sostanza si tratta di capire quali sono le priorità zona per zona, i temi più caldi e importanti in ciascuna circoscrizione per vedere poi se è possibile potenziare alcuni servizi piuttosto che altri. «In zona 2 e 9 ad esempio - continua l’assessore - potrebbero essere delegate una serie di funzioni legate alla prevenzione della ghettizzazione, alla sicurezza o all’integrazione». Quali e in che modo è ancora tutto da vedere, precisa Mascaretti. Un’ipotesi potrebbe anche essere quella di aprire uno sportello specifico a seconda delle peculiarità e delle necessità di ogni circoscrizione. Ma questo non è l’unico cambiamento in programma. L’obiettivo è quello di puntare a fare in modo che i parlamentini siano i sensori, gli occhi e le orecchie sul territorio. E che questo ruolo abbia poi un riscontro effettivo con l’amministrazione centrale. «Occorre che ai tavoli su alcune tematiche fondamentali, sia prevista la presenza dei consigli di zona o di un loro delegato e che il parere espresso dalla circoscrizione sia parte integrante della decisione finale. Che significa intervenire mentre la decisione si forma». Non come accade ora che i parlamentini vengono coinvolti soltanto a posteriori con un parere che non è neppure vincolante. «E se il singolo assessore non ha la sensibilità di usarlo, finisce in niente». L’esempio è il tavolo sulla sicurezza attivato da De Corato sei mesi fa. «C’è stato un confronto costante con i presidenti di zona e le priorità sono state individuate». Come a dire l’esperimento ha funzionato e potrebbe essere esteso anche ad altri temi, oltre quello della sicurezza e della cultura, come il commercio, l’arredo urbano, lo sport e il sociale. Argomenti sui quali, è convinto Mascaretti, le zone potrebbero dare un contributo fondamentale. «Ho incontrato anche l’assessore al decentramento di Roma e l’idea è quella di lavorare insieme». Ora il disegno di legge Calderoli ha stabilito un tetto massimo di 12 consiglieri per circoscrizioni nelle città con più di 500mila abitanti. Come Milano.

«Quando individueremo il modello più adatto per la nostra città, chiederemo al ministro di guardarlo con attenzione. E di legare il numero degli abitanti di ciascuna zona a quello dei consiglieri». Insomma, assessore quindi si cambia. «L’idea è quella. L’altro giorno ho visto il sindaco: mi ha detto di andare avanti».

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