Rom fingono incidenti per truffare automobilisti

L’ultima frontiera dei truffatori è quella di inscenare incidenti stradali per ottenere un indebito risarcimento. Per la verità il raggiro non è nuovo ed è stato persino al centro di famosi film comici con i due principi del cinema Totò e Peppino. Tuttavia alcuni malviventi considerano ancora il trucco del falso scontro stradale un buon metodo per sfilare soldi al prossimo. L’ultimo caso è accaduto a Genova e ha avuto come protagonisti in negativo due nomadi che risultano residenti nel Napoletano. Loro sono una coppia alla «Bonnie & Clyde»: una donna di 32 anni ed un uomo di 36, sono stati denunciati a piede libero da una pattuglia delle volanti della questura di Genova. Le accuse di cui devono rispondere sono quelle di ricettazione e truffa continuata.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, i due, già conosciuti dalle forze dell’ordine per aver simulato in varie occasioni incidenti stradali, si sono finti vittime di investimenti o schianti inesistenti, pretendendo di essere risarciti dagli automobilisti coinvolti nei falsi sinistri. E in cambio di un risarcimento immediato e in contanti, promettevano alle vittime del raggiro di non procedere per vie legali. In molti, a quanto sembra, sarebbero caduti nella trappola, convinti dai truffatori di essere responsabili di uno scontro del tutto inventato. La coppia di nomadi è stata rintracciata dai poliziotti subito dopo una segnalazione di un cittadino al 113.
Il malcapitato ha denunciato agli agenti di essere stato fermato da una donna in via Berghini. La sconosciuta, trattandolo in malo modo, pretendeva da lui del denaro per ricomprare un cellulare. La nomade, infatti, affermava che il telefono le si era rotto in seguito ad un urto contro il veicolo dell’automobilista. «Mi devi dare i soldi per ricomprare il telefonino che mi hai rotto con la macchina. Altrimenti vado a denunciarti alla polizia» avrebbe detto la rom. L’uomo, però, non è caduto nel tranello e ha chiamato la polizia che ha scoperto la truffa. Sono scattate le indagini. Dalla descrizioni si è risaliti ai due rom. Pattuglie di agenti hanno controllato le zone dove era stata segnalata la coppia di truffatori.

Alla fine gli zingari sono stati individuati e fermati. Sul loro camper gli agenti hanno trovato diversi oggetti usati per mettere in scena le truffe: tra questi un cellulare ed un orologio rotti e numerosi documenti di circolazione contraffatti.

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