È Roma, secondo un report di Symantec, la quinta città al mondo per numero di computer infetti utilizzati come veicolo di attività malevole e controllati in remoto da chi effettua attacchi informatici. Da questi pc è possibile lanciare diversi tipi di attacchi come ad esempio quelli rivolti alle aziende, l'invio massivo di spam e phishing, la propagazione di codici malevoli e la raccolta di informazioni confidenziali con serie conseguenze economiche e legali. L'Italia genera il 3% di tutto lo spam mondiale e il 5% di quello delle regioni Emea. Infatti, il 4% degli host compromessi che inviano spam a livello mondiale si trova in Italia (7% nella classifica Emea) e il 2% dei siti di phishing globali sono ospitati in Italia (il 5% nella classifica Emea).
Il 2010 è stato l'anno degli attacchi mirati: i criminali informatici hanno lanciato attacchi mirati contro diverse società quotate e multinazionali, agenzie governative e un numero sorprendente di aziende più piccole.Oltre 260mila identità esposte per violazione nel 2010: oltre agli attacchi mirati high-profile per sottrarre la proprietà intellettuale o provocare danni materiali, molti altri hanno colpito gli utenti per le loro informazioni personali.
I Social Network sono terreno fertile per i cyber criminali. Infatti una delle principali tecniche di attacco utilizzate sui siti di social network ha riguardato l'utilizzo di URL abbreviati.
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