Cronaca locale

L'alcol, le grida e il brutale omicidio: così l'ha massacrato con la sedia

L'omicidio si è consumato tra due cittadini romeni in un appartamento nel quartiere Centocelle. La vittima sarebbe stata colpita a morte con una sedia

L'alcol, le grida e il brutale omicidio: così l'ha massacrato con la sedia

L'ho ha colpito con una sedia: una, due, tre volte e forse, anche di più. Fino a quando l'avversario non è caduto al pavimento quasi esanime dopo aver tentato invano di contrattaccare con un oggetto di fortuna. Un omicidio efferato, quello consumatosi nella tarda serata di domenica 2 maggio nel quartiere Centocelle di Roma, tra due conquilinqui di nazionalità romena. La vittima è deceduta dopo il trasporto in ospedale: il presunto assassino è finito in manette con l'ipotesi di omicidio volontario. Le indagini del caso sono affidate al nucleo Radiomobile della Capitale.

Le urla poi le sirene dell'ambulanza

La brutale aggressione, sfociata in omicidio, si è consumata in un appartamento al civico di via Frassini 36, nel quartiere Centocelle di Roma. Stando a quanto si apprende da Il Messaggero, Naciu Mihai, classe 1961, sarebbe stato colpito violentemente al corpo dal suo compagno di stanza, Virgil Corfan, anch'egli cittadino romeno di 59 anni. Tra i due sarebbe esplosa una lite per futili motivili esacerbata poi dall'alcol di cui entrambi, poco prima della tragedia, avrebbero verosimilmente abusato. Ad allertare la polizia, sarebbe stato un vicino di casa della coppia. Il testimone - si apprende dalle pagine del quotidiano romano - avrebbe udito dapprima le urla dei due litiganti poi, un tonfo sordo. Probabilmente, il colpo di grazia inferto da Corfan alla vittima prima che cadesse al pavimento quasi esanime.

La scena del crimine

Quando gli agenti del nucleo Radiomobile hanno raggiunto l'appartamento di via Frassini, si sono ritrovati di fronte ad una scena inquietante. Naciu Mihai era disteso al pavimento con lo sguardo fisso nel vuoto. Tra le mani teneva stretto un soprammobile, forse l'oggetto di fortuna con cui avrebbe provato a difendersi dal suo aggressore: non ci è riuscito. Colpito ripetutamente al corpo con una sedia, lo straniero è arrivato al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni in condizioni disperate decedendo poche ore dopo esser stato sottoposto a un intervento chirurgico d'emergenza. Il compagno di stanza, invece, è stato fermato dapprima con l'ipotesi di tentato omicidio poi, per omicidio volontario. Ora si trova in carcere al Regina Coeli.

Le indagini

Non è ancora stata chiarita la dinamica del delitto né tantomeno Corfan avrebbe risposto alle domande degli inquirenti. L'unica certezza, al momento, è che la vittima sia stata colpita ripetutamente al corpo con oggetti di fortuna. Nell'appartamento, invece, sono state rinvenute tracce di sangue sui bordi di alcuni soprammobili, su una lampada e infine su una sedia che si trovava nella stanza. L'ipotesi è che dopo i primi colpi inferti, Corofan si sia accanito contro il suo compagno quando ormai era in terra privo di sensi. I due da anni vivevano in Italia e da diverso tempo lavorano a Roma. Si erano ritrovati a condividere quella stanza presa in affitto ad un prezzo modico nel cuore di Centocelle. Capitava spesso, però, che litigassero, come ha anche affermato l'unico testimone dell'aggressione che domenica sera si trovava nell'appartamento accanto. Nella stanza, oltre ad alcune bottiglie di alcolici, non sono state rinvenute armi né sostanze stupefacenti.

S'indaga per omicidio volontario.

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