Agguato lungo la via Flaminia, dove un imprenditore che viaggiava assieme a un'amica è divenuto la vittima di una banda criminale.
L'episodio si è verificato alle 4 di ieri mattina, quando l'uomo stava tornando a casa dopo aver cenato e trascorso la serata in un esclusivo locale di Roma. Lui e la donna stavano rientrando quando, arrivati sulla via Flaminia, si sono resi conto di essere seguiti da una Maserati nera. La vettura ha improvvisamente accelerato fino a speronare l'auto su cui viaggiavano l'imprenditore, un 63enne, e la compagna che aveva cenato con lui.
Pensando inizialmente a un incidente, l'uomo ha accostato per effettuare una constatazione amichevole (Cid). In questo modo, però, è scattata la trappola. Dalla Maserati sono infatti usciti cinque uomini armati fino ai denti e coperti da passamontagna, che hanno circondato la coppia.
La banda ha costretto il 63enne a uscire dall'auto, quindi, dopo averlo colpito col calcio di una pistola, lo hanno obbligato a consegnare l'orologio, un Rolex, e il denaro di cui era in possesso. Stesso destino per la donna che viaggiava con lui, costretta a cedere gioielli e denaro. Ottenuto ciò che volevano, i cinque criminali sono saliti a bordo della Maserati e si sono dati alla fuga.
Sotto choc per l'accaduto, le due vittime hanno contattato le forze dell'ordine e in breve sono state raggiunte dai carabinieri della stazione di Roma Tomba di Nerone e del Nucleo Radiomobile. Secondo gli investigatori la banda aveva preso di mira la coppia da prima della cena nel ristorante. Dopo averli visti uscire dal locale e salire in macchina, il gruppo è entrato in azione.
Al momento i carabinieri stanno controllando la zona compresa fra via Flaminia e Prima Porta. Le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nel tratto di strada sono state già acquisite e saranno esaminate. La speranza è che la Maserati in fuga sia stata ripresa. "Credevo si trattasse di un banale incidente. Non ho visto quella macchina se non quando mi ha speronato, quando si sono avventati su di me era già troppo tardi.
È accaduto tutto in pochissimi istanti, non ho avuto alcuna possibilità di reagire o di cogliere elementi determinanti per identificarli", ha raccontato l'imprenditore di 63 anni agli inquirenti, come riportato da Il Messaggero.La banda criminale è riuscita a incassare un bottino del valore di 10mila euro. Il Rolex rubato, invece, come confermato dalla vittima, è risultato essere un falso.
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