Roma, non riesce a scendere alla sua fermata e aggredisce capotreno

Non riesce a scendere alla sua fermata per una banale disattenzione e, in preda alla rabbia, aggredisce l’incolpevole capotreno procurandogli una ferita alla testa.

Il grave episodio di violenza si è verificato la scorsa settimana a bordo di un regionale che collega Roma a Civitavecchia ed ha come protagonista un viaggiatore di 52 anni diretto a Maccarese.

Giunto a destinazione, l’uomo ha provato ad aprire una porta per uscire dal convoglio ma non si era accorto di un cartello affisso che segnalava un guasto. Il passeggero, così, ha raggiunto di corsa la porta successiva ma, nel frattempo, il mezzo era già ripartito.

Il viaggiatore, furioso per l’accaduto, ha iniziato ad inveire pesantemente contro il capotreno. Nonostante l’impegno profuso da quest’ultimo per trovare una soluzione al disguido, l’esagitato ha continuato a protestare arrivando persino a minacciare il dipendente delle ferrovie.

La situazione è ulteriormente peggiorata quando il convoglio si è fermato nella stazione di Ladispoli. L’uomo, infatti, ha colpito violentemente il capotreno alla testa con un oggetto e, poi, è fuggito in compagnia della moglie e dei figli con i quali viaggiava.

La vittima è stata subito soccorsa e trasportata presso l'Ospedale di Bracciano per le cure del caso. Fortunatamente le sue condizioni non sono gravi tanto che i medici hanno giudicato le ferite guaribili in 6 giorni.

La corsa, però, è stata soppressa causando, inevitabilmente, disagi per una cinquantina di pendolari che sono stati costretti a salire a bordo di un intercity giunto nello scalo poco dopo.

Le indagini svolte dal personale della Polfer di Civitavecchia in collaborazione con il Centro operativo del compartimento di Roma, hanno consentito di identificare il responsabile dell’aggressione, un romano di 52 anni, che è stato indagato in stato di libertà.

L’uomo ora dovrà rispondere di violenza e lesioni ad incaricato di pubblico servizio nonché interruzione di pubblico servizio.