Gian Piero Scevola
Al commissario straordinario della federcalcio Guido Rossi, lottimismo non manca proprio. Impegnato comè a mettere ordine nel calcio, affronta qualsiasi problema col sorriso sulle labbra e un dinamismo che, a quelli che ben lo conoscono, appare una cosa normale. «Procede tutto bene», il commento sul suo nuovo lavoro nel mondo del calcio. Entrando poi nel merito delle inchieste, Rossi spiega: «Ha ragione Borrelli, in tre settimane ci si riesce, grazie al grande lavoro fatto dalla magistratura. Quanto alle possibili pene, non tocca a me dirlo, è la giustizia sportiva che deve decidere». E sul coinvolgimento di Claudio Lotito, indagato per frode sportiva, Rossi, reduce dal consiglio nazionale del Coni e dallavere assistito alla relazione del governatore della Banca dItalia, Mario Draghi, dice: «Non complica niente. Le cose sono già complicate per conto loro». A ore Rossi avrà anche latteso incontro con Adriano Galliani, dopo che lad milanista lha chiamato al telefono.
Francesco Saverio Borrelli, capo Ufficio indagini, si era espresso positivamente sulla possibilità di concludere gli interrogatori dei 41 indagati dalla Procura di Napoli, in tempi relativamente brevi e in questi giorni sta effettuando una full immersion nei faldoni ricevuti dai pm napoletani. Da lunedì infatti partiranno gli interrogatori, con una calendarizzazione ben stabilita nella riunione che lex magistrato di Mani pulite ha effettuato a Roma con i suoi sei collaboratori. Divise le persone da ascoltare con i suoi vice DAndrea e Falcicchia, a Borrelli toccheranno i personaggi più importanti: Carraro, Moggi, Giraudo, Bergamo, Pairetto e larbitro De Santis.
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