"Capisco l'indignazione del presidente del Consiglio ma ha una sola cosa da fare anche per evitare discredito: vada dai magistrati, dica sua opinione, dica sua estranietà, si difenda. Non credo che l'Italia si possa fermare su questo aspetto per le prossime settimane". Il presidente della Camera Gianfranco Fini e leader del Fli, affonda di nuovo contro il premier dopo le dichiarazioni a sostegno della magistratura fatte a messina alla convention di Futuro e libertà, e lo fa in tv in campo "amico", su Rai Tre alla trasmissione "Che tempo che fa" di Fabio Fazio. Il caso Ruby, Berlusconi indagato dai pm di Milano sono un'occasione ghiotta per rilanciarsi dopo la sconfitta sul voto di sfiducia al governo pre-natalizio. Attaccando Berlusconi. Glissando su caso Montecarlo. "Temo tre mesi con la politica ferma su Berlusconi colpevole o Berlusconi innocente perché gli italiani non lo capirebbero. La magistratura va rispettata. Se sbaglia, paga al pari di tutti". "Spero che l'Italia non viva per i prossimi due mesi una sorta di telenovela permanente delle vicende che riguardano Berlusconi e che lascia fuori dalla attenzione di tutti i grandi problemi del Paese".
Il voto da evitare "Andare a votare non servirebbe a nessuno ma non lo escludo. Ma se si va a votare è un fallimento per la legislatura e un fallimento anche per il governo. In ogni caso in Italia c'é una Costituzione che affida al Capo dello Stato il compito di sciogliere le Camere dopo aver verificato se non c'é una altra maggioranza in Parlamento". "Se però si va a votare è anche un'alleanza per domani", aggiunge Fini, a proposito del Terzo polo con Casini e Rutelli. "Le elezioni a chi servono? A Berlusconi che ha paura dei processi? Non credo che sia nel novero delle cose utili nemmeno a lui. Non servono agli italiani che aspettano di vedere risolvere dei problemi. Poi se la maggioranza che, per quanto risicata sia, e' di tre voti, si dimostrera' incapace di governare e vorra' a andare a votare si prendera' le sue responsabilita", aggiunge il presidente della Camera.
Legge elettorale "Io sono per tornare a una legge elettorale in cui cittadini tornino a scegliere i loro parlamentari, ma anche la coalizione e il premier, non buttiamo il bambino con l'acqua sporca".
"Non mi dimetto da presidente della Camera" La richiesta che arriva da alcuni parlamentari del Pdl delle mie dimissioni "non è secondo le regole della democrazia". Così il presidente della Camera, Gianfranco Fini, risponde ad una domanda sull'opportunità delle sue dimissioni. "Non capisco la ragione dell'opportunità - spiega il presidente della Camera - Ho sempre rispettato il mio ruolo istituzionale. Poi c'é una ragione politica: io non sono diventato presidente della Camera perché ho vinto un concorso ma perché er' d'accordo con Berlusconi che se avesse vinto lui sarebbe diventato presidente del Consiglio e io della Camera". "Berlusconi vinse con il 3% su Veltroni - conclude - con un po' di presunzione credo di aver contribuito non poco a quel 3%".
Casini con Berlusconi? "Lo escludono nel modo più assoluto" è poi la secca risposta ad una domanda sull'ipotesi che Pier Ferdinando Casini con l'Udc possa entrare a far parte dell'esecutivo. Fini si dichiara però d'accordo con Casini nell' appoggio al governo "quando fa qualcosa di buono". Altra sintonua con Casini e Rutelli sulle questioni etiche: "la pensiamo allo stesso modo sul fatto che su queste questioni si deve lasciare libertà di coscienza. La politica in queste materie non deve entrare".
Non mi alleo con il Pd Fini esclude una alleanza anche con il Pd. "Io sono un uomo che ha dei valori di destra, non sarebbe nella logica delle cose comprensibili. Non si fa un allenza mettendo le mele con le pere. Una alleanza si fa se si ha il medesimo programma e si condividono gli obiettivi".
Affondo contro la Lega "Serve una destra, a differenza di quella di Berlusconi molto meno incline a compiacere Bossi sempre e comunque". Fini, replicando a Fazio che gli chiedeva delle celebrazioni per l'unita' d'Italia e del monito di Napolitano a chi governa a rispettarla, lancia un nuovo affondo contro la Lega. Fini sottolineache il capo dello Stato a suo avviso aveva fatto un appello in generale e non a questo o quel ministro. Ma qualche "leghista piu' o meno fantasioso che dice di non amare il tricolore o cose del genere c'e', e questo e' il motivo per cui serve una destra "diversa" anche nel rapporto con la Leg"a. Bossi - ha aggiunto - puo' essere alleato ma non e' che da' la linea, soprattutto su questioni come queste, l'unita' d'Italia non si discute".
Il nodo del federalismo "Nel decreto di cui si sta discutendo, quello sul fisco comunale, qualche problema c'é, perché con l'attuale versione il rischio è quello di aumentare la necessità di risorse derivate, anziché l'autonomia, ma questo lo sa anche Calderoli. Il vero nodo sarà comunque il federalismo regionale". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini parlando di federalismo. "Io - conclude - non sono contrario a priori, ma se qualcuno pensa: 'passa, poi il meridione si arrangia', si sbaglia".
Capezzone: doppiopesista, gaffe clamorosa "Nella sua presenza televisiva su Rai 3, Gianfranco Fini si dimostra un doppiopesista: garantista per sé (su Montecarlo e dintorni), giustizialista per gli altri". Daniele Capezzone, portavoce Pdl, replica duramente al nuovo attacco di Fini. "Quanto alla frase incredibile pronunciata dal Presidente della Camera su Berlusconi ("Dimostri la sua estraneità"), è la testimonianza della mancanza di cultura liberale di Fini. Dovrebbe sapere - dice - che per la nostra Costituzione vale il contrario: non è il cittadino a dover dimostrare di essere innocente, ma l'accusa che deve dimostrare la sua colpevolezza.
Ma pretendere che Fini ricordi (per gli altri, e non solo per se stesso) il princìpio della presunzione di innocenza è forse eccessivo. E' una gaffe clamorosa, in ogni caso. Brutto spettacolo, comunque: ancora una volta, il presidente della Camera si dimostra al di sotto delle parti".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.