Rudolf Nureyev «risorge» all’Anteo

Alexandra della Porta Rodiani questa sera presenta nella sala di via Milazzo la pellicola realizzata da Dino e Claudio Risi

Matteo Failla

Rudolf Nureyev era la danza, il sogno indelebile della danza; se associamo il suo nome alla Scala otterremo trent’anni di storia ed emozioni che ci sono molto vicine. È questa l’operazione compiuta da Alexandra della Porta Rodiani, produttrice e sceneggiatrice del film Rudolf Nureyev alla Scala, diretto da Dino e Claudio Risi, in scena questa sera al cinema Anteo e disponibile anche in dvd.
Partendo dal suo arrivo alla Scala, passando per il trionfo internazionale, per giungere fino ai suoi ultimi giorno a Parigi, il film narra una storia straordinaria di danza ed emozioni, anche attraverso immagini inedite degli archivi della Scala e grazie ai ricordi di amici e partner.
«Rudolf Nureyev è stato la mia vita – afferma Alexandra della Porta Rodiani -, per anni sono stata al suo fianco prima come spettatrice privilegiata ed amica, poi come organizzatrice dei suoi concerti di direttore d’orchestra. Tutto di lui mi ha sempre affascinata, al suo fianco ho vissuto la storia del balletto moderno. Gli anni passati dalla sua morte mi hanno lasciato giorno dopo giorno un vuoto incolmabile. Per questo ho pensato a questo film, per raccontare Nureyev e il suo mondo di genialità e contraddizione».
Un personale ricordo che combacia con quello dei due registi Risi, ammiratori di una delle più grandi icone del Novecento. «Rudolf Nureyev alla Scala, - afferma Dino Risi - ha interpretato e dato vita ad una di quelle leggendarie figure già incarnate dal mito di Maria Callas e di Arturo Toscanini: non semplici ospiti di un Teatro ma essi stessi Teatro. Lui e la Scala hanno scritto la storia della danza, del teatro e del costume, la storia di tutti noi. Aveva con Milano un rapporto privilegiato, fatto di amicizie di lunga data, di luoghi in cui amava ritornare, di passeggiate che amava ripercorrere. Questo film ci riconduce all’indimenticabile atmosfera, all’arte ed al carisma di uno dei miti del Novecento che Milano e il Teatro alla Scala hanno contribuito a rendere eterno».


E per onorarne la memoria, dal 3 al 9 ottobre, presso il foyer di Anteo Spazio Cinema, sarà anche possibile ammirare le riproduzioni fotografiche di grandi artisti come Cecil Beaton e i bozzetti di Richard Money, scatti unici che hanno consegnato all’immortalità l’artista che tutto il mondo ricorda con profonda ammirazione.

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