da Milano
Ryanair, confermando la sua capacità di cavalcare commercialmente ogni occasione, entra di prepotenza nel dibattito su Malpensa «offrendo» un investimento di 840 milioni di dollari in tre anni per il lancio di 60 nuove rotte dallo scalo lombardo. Oggi una delegazione della Sea, la società di gestione degli aeroporti milanesi, si incontrerà a Dublino con i vertici della compagnia per un primo contatto.
Lobiettivo del vettore irlandese low cost è di portare sullo scalo lombardo 12 nuovi Boeing 737 entro il 2010; cinque lanno prossimo, quattro entro il 2009 e tre entro il 2010. Le rotte internazionali che Ryanair vorrebbe istituire sono 50, più 10 collegamenti nazionali verso il Sud e le Isole. Una parte della proposta (allusivamente chiamata «manifesto») riguarda lo scalo di Orio al Serio e prevede un investimento di 280 milioni di dollari e 6 nuovi aerei entro il 2012.
Il portavoce di Ryanair, Peter Sherrard, ha spiegato ieri che alla Sea verranno chiesti «efficienza e prezzi molto più bassi. Siamo convinti - ha aggiunto - che larea metropolitana di Milano, che ha un bacino di utenza paragonabile a quella di Londra, può arrivare dagli attuali 3 milioni a oltre 10 milioni di passeggeri». Secondo Sherrard lofferta risulterà particolarmente utile proprio al bacino produttivo imprenditoriale del Nord Italia, costituito da Pmi e piccoli industriali, che nella puntualità ed efficienza di Ryanair «troveranno senzaltro il loro modo desiderato di volare».
Sherrard ha specificato che Ryanair proseguirà nella sua politica che è quella di non fare voli intercontinentali che «per ora non sono nei nostri obiettivi». Per Malpensa, comunque, un investimento ulteriore da parte della compagnia di Dublino significherebbe «un aumento di traffico perché in Europa sta accadendo ciò che si sta verificando negli Stati Uniti con la liberalizzazione dei cieli: le linee a tariffe più basse sono quelle che crescono di più».
Molte le reazioni al «manifesto» di Ryanair. Il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi, plaude «al libero mercato», e ribadisce «lillogicità del piano di Alitalia». La compagnia inglese EasyJet, principale concorrente di Ryanair e già basata a Malpensa, dove è interessata a crescere, ribatte in maniera stizzita: «Solo aria fritta». Per il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, «Ryanair conferma le potenzialità di Malpensa», ma la sua omologa del Piemonte, Mercedes Bresso, si preoccupa perché un accordo di questo tipo «potrebbe contraddire lesigenza degli scali del Nord di fare sistema».
In passato risulta che Ryanair abbia già avanzato proposte per basare parte della propria flotta a Malpensa, ma - finora - senza esiti. Il «modello» low cost si basa anche su proventi indiretti, quali sconti e incentivi, sui quali si è basato il rapporto delle compagnie con molti aeroporti in Europa.
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