Sì bipartisan alla riforma degli 007

Trent’anni dopo il varo dell’ultima riforma avvenuta nel 1977, la Camera dei deputati ha approvato con un voto bipartisan (471 voti a favore, 20 astenuti e nessun voto contrario) il nuovo testo di riforma sui servizi segreti che dovrà passare al vaglio del Senato. Ecco cosa prevede. Confermato il modello «binario», cioè i due servizi di intelligence: il Sie, servizio informazioni estero, al posto dell'attuale Sismi, e il Sin, servizio informazione nazionale, che subentra al Sisde. Al di sopra dei due servizi, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) che subentra al Cesis. Il Dis fa direttamente riferimento al presidente del Consiglio. Il premier si avvale della consulenza del Cisr, il comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica che prende il posto del Ciis. L'art. 5 prevede l'ampliamento di questo organismo.Il capo del governo, poi, potrà delegare alcune funzioni a un ministro ad hoc oppure a un sottosegretario alla presidenza del consiglio.

Punto cardine della riforma è la disciplina del segreto di Stato. Inoltre è previsto un ampliamento dei poteri dell'organismo di controllo parlamentare, la cui composizione sarà ampliata dagli attuali otto componenti a dodici tra parlamentari e senatori.

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