Sala dedichi alle foibe un evento aperto a tutti

Signor sindaco,

il 10 febbraio è il giorno del ricordo. Una data simbolo che il Paese si è dato per ricordare il dramma, la strage delle foibe. Tra il 1943 e il 1947 sono stati gettati, vivi e morti, quasi diecimila italiani nelle cavità del Carso. Come è noto il massacro di italiani è rimasto a lungo sotto una coltre di omertà. A morire dentro le foibe furono italiani di orientamento sociale e politico assai diverso: fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, uomini di chiesa, donne, anziani e bambini. Per cinquant'anni il silenzio ha accompagnato quella strage. Il 10 febbraio del 2005 il Parlamento italiano ha dedicato la giornata del ricordo ai morti nelle foibe. Credo che i tempi siano maturi perché donne e uomini di buona volontà, nel rispetto delle idee di ciascuno, ricordino assieme questa ingiuria alla civiltà. Conosciamo il sapore amaro del negazionismo e dell'ignoranza. Ed è per questo che, signor sindaco, chiediamo a lei di farsi promotore, a nome della città al di là della cerimonia prevista venerdì in Consiglio comunale - di una iniziativa pubblica, aperta ai cittadini, destinata ad unire, nel ricordo, invece che a dividere nella polemica.

Affinché Milano possa superare le divisioni e le incomprensioni che a settanta anni dalle stragi non hanno ragion d'essere. Ricordare, perché fatti come quelli che hanno macchiato il Carso non accadano mai più.

* Consigliera comunale Forza Italia

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