Il conto alla rovescia è già cominciato. E chi non vuole perdersi «lofferta imperdibile», tanto reclamizzata dai diversi negozianti, deve fare in fretta. Lavvio ufficiale dei saldi è, infatti, previsto per sabato prossimo, 13 gennaio, ma in molte boutique i «prezzi speciali» sono già in vigore. In modo più o meno evidente. In via Nazionale, sulle vetrine di un negozio di abbigliamento non cè scritto nulla, ma basta entrare per accorgersi che i ribassi arrivano anche al 40 per cento. Sui diversi capi di vestiario il cartellino è strappato, il costo originario manca. Al suo posto un nuovo numero scritto a mano.
Le commesse si guardano bene dal parlare di sconti. Il termine che usano è «nuovo prezzo». Prendiamo in mano un cappotto, che, per unevidente dimenticanza, ha ancora il prezzo originario: 128 euro. Sotto compare un altro numero: 89. Senza ulteriori segnalazioni. Chiediamo a quale costo dobbiamo fare riferimento. La commessa prende il cappotto in mano, strappa il prezzo originario e, indicando l89, dice: «È questo il nuovo prezzo». Sempre su via Nazionale, nelle vetrine di un negozio di oggettistica per la casa non si parla di sconti, ma solo di percentuali: meno 20, 30, 40 per cento. E chi vuol capir capisca. Sono in molti a capirlo, il negozio è pieno. A differenza di quanto accade in via Cola di Rienzo, nella boutique monomarca Calvin Klein. Il locale è mezzo vuoto, non ci sono tante persone che si aggirano fra gli scaffali. Quelli che lo fanno prendono in mano un capo, magari lo provano: taglia, colore, vestibilità. Poi si avvicinano alle commesse e chiedono se fanno sconti. «Dal 13 gennaio», risponde una di loro. Il capo dabbigliamento rimane al suo posto. La prova generale è stata fatta. E, senza sconti, difficilmente qualcuno comprerà qualcosa. Non si corre così il rischio di non trovare proprio quel pantalone che calzava così bene.
Rischio che, invece, potrebbe esserci in altri negozi. In molti di questi, non fai in tempo a prendere in mano un vestito che ti trovi qualche commessa alle spalle che ti avverte che «sulla merce esposta cè il 20 o il 30 per cento di sconto». Sulla vetrina non cè scritto nulla, perché, come sottolineano le commesse di un negozio in zona Prati, «se sapessero che facciamo già degli sconti, prima dellavvio ufficiale, ci farebbero chiudere il negozio, ma da noi - assicurano - ci sono prezzi imperdibili». Lo stesso accade in un negozio che vende camicie da uomo. Nessun cartello in vista, ma basta chiedere, per ottenere qualche ribasso. «Qualcosa facciamo - dicono i commercianti -. Se vai alla cassa, vedrai che lo sconto cè, dal 20 al 30 per cento, dipende dal tipo di vestiario che scegli».
Su via del Corso lofferta anticipata è ancora più evidente. «Chi aspetta i saldi è un pollo», si legge allentrata di un negozio di abbigliamento. Ancora più esplicita una profumeria nella stessa zona, sulla cui vetrina campeggia un «Super sconti: 30, 40, 50, 60, 70 per cento».
Basta fare, quindi, un giro nelle vie tradizionali dello shopping per scoprire che i saldi, più o meno occulti, sono già iniziati. E, come se non fossero abbastanza evidenti le vetrine, ai clienti affezionati di molti negozi sono già arrivati sms ed e-mail che annunciano «per te sconti imperdibili a partire da oggi».
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