Salerno - Una bomba terrà tutti fuori di casa per 144 ore. Fino a domenica
mattina, infatti, circa 5 mila abitanti del quartiere Carmine, situato nel centro
di Salerno, dovranno vivere lontano dalle loro abitazioni. Mentre
erano in corso dei lavori di scavo per la costruzione di garage
all’interno di un convento di suore un ordigno bellico di
fabbricazione inglese risalente alla seconda guerra mondiale è stato "sfiorato" da una pala meccanica. La bomba, circa 250 kg di peso
potrebbe avere attivato il meccanismo di innesco.
Cinquemila sfollati Oltre il 70 per cento degli
abitanti del quartiere Carmine è stato evacuato da polizia, carabinieri
e vigili urbani.
Buona parte dei residenti che hanno lasciato le proprie abitazioni
hanno trovato ospitalità presso amici e parenti che vivono
all’esterno della zona considerata a rischio, altri sono stati invece
collocati in strutture di emergenza realizzate all’interno dello stadio
Vestuti e della scuola Medaglie d’Oro.
Gli agenti della squadra Mobile, diretti dal vicequestore Carmine
Soriente, stanno invece svolgendo, da ore (e la svolgeranno fino a
quando l’allarme sarà finito) un’opera di prevenzione contro lo
sciacallaggio.
Incubo sciacallaggio Pattuglie di poliziotti presidiano il quartiere Carmine
allo scopo di evitare furti nelle abitazioni lasciate vuote dai residenti.
Una volta terminato l’allarme, domenica mattina, dovrebbero iniziare
le operazioni di disinnesco da parte degli artificieri dell’Esercito.
Senz'acqua, luce e gas Niente acqua, luce e gas nelle
case coinvolte dall’ordinanza di evacuazione: è il provvedimento
che scatterà in questi momenti per evitare che i 5mila sfollati
possano, in qualche modo, far rientro nelle proprie abitazioni.
Il prefetto di Salerno, Claudio Meoli, al termine di una riunione
operativa insieme con le forze dell’ordine, l’esercito, la protezione
civile, tra gli altri, ribadisce anche lui, come già fatto dal sindaco di
Salerno, che la situazione "è tranquilla ed è sotto controllo".
Controlli porta a porta "Ci sono delle persone che ancora non hanno lasciato la propria
casa - spiega il prefetto - ma nelle prossime ore tutti saranno
sgomberati". Proprio per questo nell’area interessata
all’evacuazione sono state dispiegate innumerevoli forze dell’ordine
che stanno effettuando controlli "porta a porta", proprio per
consentire lo sgombero totale.
Bomba intelligente L’ordigno bellico che in
queste ore fa così tanta paura alla città di Salerno è lì a quattro metri
di profondità, da circa sessant’anni e potrebbe scoppiare da un
momento all’altro.
Il capitano del 21esimo reggimento dell’Esercito, Genio guastatori
della sede di Caserta, Fabio Fazino, sta seguendo minuto per
minuto la vicenda. Descrive l’ordigno bellico del secondo conflitto
mondiale, "una bomba intelligente" e anticipa anche quelle che
saranno le fasi di bonifica, che, se andrà per il verso giusto
potrebbero essere effettuate nel pomeriggio di domenica.
Ordigno britannico "È una bomba inglese, è dotata di una spoletta che non ci
consente di sapere in che condizioni si trova - spiega il capitano -
dalle pochissime foto che abbiamo effettuato e da analisi tecniche il
tempo massimo di scoppio è pari a 144 ore dal momento del
ritrovamento".
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