«Saliremo in Eads ma senza intenzioni ostili»

da Milano

Vladimir Putin ribadisce l'interesse a crescere in Eads, casa madre di Airbus, smentendo però ogni piano di scalata ostile. «Per migliorare la competitività dell'aviazione europea e di quella russa, dobbiamo unire le nostre forze», ha dichiarato il presidente russo ad una conferenza stampa tenuta insieme al cancelliere Angela Merkel a Dresda, dove si trova in visita ufficiale. «Siamo d'accordo con il cancelliere Merkel e il presidente francese Chirac che dovremo chiarire quale potrà essere la quota massima di partecipazione russa». Se si trovasse un accordo, «il 5% o più della banca statale Vneshtorgbank sarebbe trasferito ad una società aeronautica, che sarà presto creata». Intanto per far ridecollare Airbus potrebbero essere 10.

000 i posti di lavoro soppressi nei prossimi anni: la cifra circola nella sede del costruttore europeo a Tolosa e a riferirne è stato ieri il quotidiano La Tribune precisando che i tagli avverrebbero senza alcun licenziamento e sarebbero già stati oggetto di un accordo di massima con i sindacati. Intanto il ministro dell'Economia e delle Finanze francese Thierry Breton ha cercato di gettare acqua sul fuoco: «La crisi è ormai alle spalle e lo Stato, azionista al 15%, intende svolgere pienamente il suo ruolo».

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