Salute

Le case farmaceutiche al lavoro Ecco il piano contro i super batteri

Perché i batteri sono diventati sempre più resistenti agli antibiotici? La colpa, come sempre, è soltanto la nostra. L'utilizzo intensivo di questi farmaci negli allevamenti causa infatti un'enorme dispersione ambientale delle molecole antibiotiche, e i batteri che riescono a sopravvivere, riproducendosi, generazione dopo generazione, danno vita a ceppi sempre più resistenti. Una parte del problema è nascosta anche nell'abuso dei farmaci per curare malanni per i quali sono totalmente inutili, come i raffreddori e le sindromi influenzali di origine virale.

Alla luce di questi dati allarmanti, che fissano la data di non ritorno nel 2050, Farmindustria ha proposto cinque idee per contrastare l'antibiotico-resistenza. Passo numero uno: istituire una giornata europea per l'uso corretto degli antibiotici, necessaria per sensibilizzare l'opinione pubblica e correggere le nostre malsane abitudini finchè siamo in tempo. Punto numero due: prevenire le infezioni attraverso la promozione dei vaccini. E poi ancora, supportare la ricerca per favorire lo sviluppo di nuovi ed efficaci antibiotici. Al momento ce ne sono una sessantina in produzione, fra i quali 17 progettati per contrastare i microorganismi più pericolosi. Una recente ricerca americana ha dimostrato che esistono ben 8mila combinazioni di 4 o 5 antibiotici in grado di uccidere i superbatteri.

Federfarma chiede anche che sia messo a punto un piano per la formazione degli operatori sanitari per migliorare i comportamenti in materia di antibiotico-resistenza. A causa della resistenza agli antibiotici i cosiddetti superbatteri uccideranno quasi mezzo milione di italiani. L'Italia è già il fanalino di coda nell'area Ocse in termini di decessi causati dalla resistenza agli antibiotici. Circa 11mila persone muoiono ogni anno a causa delle infezioni causate dai superbatteri, molto spesso contratte proprio nel luogo in cui si va per curarsi, l'ospedale. L'avanzata dei superbatteri potrebbe avere un impatto economico superiore a quello della crisi economico-finanziaria iniziata nel 2008. Al nostro Sistema sanitario nazionale, che pur garantendo uno dei servizi migliori in assoluto è da tempo alle prese con carenze di fondi e personale, potrebbe costare oltre 11 miliardi di euro.

MaS

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