"Credo che sia necessario interrogarsi sull’opportunità di introdurre l’obbligo vaccinale per chi ricopre una funzione pubblica: operatori sanitari, insegnanti, forze dell’ordine e altra categorie". A dirlo al Corriere della Sera è Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco e membri del Cts, che ricorda come l'articolo 2 della Costituzione stabilisca che "il diritto individuale non può ledere quello della comunità".
Il bene pubblico va salvaguardato e i vaccini sono uno strumento efficace al 70-85% per la prevenzione dei contagi e, quindi,"per quel 25-30 per cento che sfugge - spiega Palù - anche i vaccinati devono continuare a portare la mascherina in ambienti affollati e al chiuso". Con il 67% degli over 12 che ha completato la vaccinazione, i morti sono alcune decine al giorno, mentre i pazienti in terapia intensiva sono 466 e quelli ricoverati nei reparti ordinari poco più di 3.700."Naturalmente dovremo valutare che impatto avranno la riapertura delle scuole e la piena ripresa delle attività su questo scenario, ma l’ampia copertura vaccinale offre garanzie e consente di essere ottimisti", sottolinea Palù. Ora che si avvicina la riapertura delle scuole, per garantire la didattica in presenza, è necessario "vaccinare tutta la popolazione candidata dai 12 anni in su, mantenendo le misure di protezione individuale (mascherine, distanziamento, igiene delle mani), adattando i sistemi di condizionamento dell’aria perché ci sia un ricambio efficace, incrementando i mezzi di trasporto e la loro sanificazione, operando turnazioni di studenti perché le classi non siano troppo affollate", spiega il presidente dell'Aifa che aggiunge: "Soprattutto è importante l’utilizzo del green pass".
Ecco, dunque, che l'obiettivo dei prossimi mesi sarà convincecere gli"esitanti". "Sappiamo che un 4-5 per cento della popolazione è No vax ed è inutile ogni tentativo di persuasione. Un altro 15-20 per cento, tra i 30 e i 60 anni, è composto da persone timorose o dubbiose: su queste dobbiamo lavorare", dice Palù che, a sostegno della vaccinazione, cita ancora una volta i dati scientifici: "il 95 per cento dei pazienti in terapia intensiva non è vaccinato; i vaccini che abbiamo oggi proteggono al 97 per cento dalla morte e al 95 per cento dalla malattia grave, anche contro la variante Delta".
Riguardo, invece, agli effetti indesiderati dei vaccini per over 12, Palù ha spiegato che"l’unico effetto avverso dei vaccini a mRna nei minori è costituito dalle miocarditi o pericarditi, eventi lievi che si risolvono nel giro di 4-5 giorni. Colpiscono un maschio su 18 mila vaccinati e una femmina su 100 mila".
E, in Germania, la Commissione permanente sui vaccini (Stiko), "dopo una iniziale raccomandazione che riguardava soltanto gli adolescenti fragili, ha dichiarato pochi giorni fa che il vaccino può essere somministrato a tutti gli over 12 perché i benefici superano ampiamente i rischi", ha tranquillizzato lo scienziato.
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