Adesso è anche nero su bianco, allungamento di un anno del contratto in scadenza nel 2009. Walter Mazzarri e la Samp sono pronti a viaggiare verso il futuro a braccetto: fino al 2010 il tecnico è stato blindato dalla società blucerchiata. Previsto un ritocco dell'ingaggio che adesso si dovrebbe aggirare sul milione di euro. Ieri c'è la stata l'intesa, ufficializzata poi nel pomeriggio a Bogliasco prima dell'ultimo allenamento della stagione, concluso da una maxi amichevole tra allenatori, dirigenti e gli stessi giocatori blucerchiati. Ovviamente guidati da un Cassano show. Un bel modo per chiudere un campionato straordinario e celebrare l'inizio ufficiale di una «nuova» avventura tra Mazzarri e la Samp.
Dunque, una conferenza stampa insieme tra tecnico e l'ad doriano Beppe Marotta per fare un bilancio di questa stagione e annunciare l'allungamento del contratto. «Il lavoro di Mazzarri ha coinciso con una delle stagioni più importanti nella storia in A della Samp, considerando i tre criteri con cui a mio giudizio si deve valutare un risultato sportivo. E cioè il costo della squadra in campagna acquisti, il monte ingaggi ed infine la classifica. Direi che un sesto posto finale e, tengo a precisare, solitario, rappresenti per noi un traguardo al di là delle aspettative di inizio anno che dev'essere motivo di orgoglio per tutti», ha spiegato Marotta. Che poi ha voluto sottolineare come la Samp, nella prossima stagione, punterà al massimo: «E ci teniamo a far bene in tutte e tre le manifestazioni, perché stare in Europa è un onore e far bene in Italia è un dovere. Non snobberemo nessuna delle tre competizioni, anzi», ha concluso il dirigente blucerchiato.
Ma è stato anche la giornata di Mazzarri che ha voluto spiegare i motivi delle sue perplessità: «Quando ci si accorge di aver disputato una stagione del genere, ben al di là delle previsioni, ci si deve fermare un attimo. Ci si deve chiedere quanto e che cosa ancora si ha da dare alla squadra, alla piazza. Ecco, io mi sono fermato un attimo e ci ho ragionato su. Alla fine, soprattutto dopo sabato, la risposta è arrivata: voglio ripartire, voglio far sì che questi colori vadano sempre più in alto».E poi ha chiarito: «Mi è dispiaciuto tutto ciò che è venuto a crearsi, soprattutto per il presidente. Per fortuna ci siamo parlati, chiariti. Credo che da quel momento in poi il nostro rapporto, già ottimo, si sia rafforzato. Io non sono capace a vivacchiare - prosegue il tecnico-, devo essere stimolato, sempre. Sabato scorso contro la Juve, è uscita fuori la parte umana di questo mestiere: di fronte al pubblico non ce l'ho fatta e mi sono emozionato. Se ancora avevo qualche dubbio, in quel momento si è sciolto».
Parentesi di mercato: potrebbe interessare Lanzaro, difensore della Reggina già alle dipendenze di Mazzarri.
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