Federico Casabella
«Fortunata e aiutata», questi gli aggettivi più frequenti che addetti ai lavori e dirette concorrenti della squadra blucerchiata per un posto in Champions League (vedi alla voce Udinese e Palermo), hanno usato per giudicare la posizione di classifica, inaspettata dai più ad inizio stagione, che la squadra di Novellino ha ricoperto per tutto il campionato. Ora che i giochi sono fatti, si può analizzare a mente fredda il passato, magari anche per rimpiangere qualcosa, ed ecco che, alla voce «punti mancanti», la Sampdoria ne registra diversi, vuoi per sfortuna, vuoi per arbitraggi non all'altezza. Non è difficile ricostruire il percorso.
Pronti, via: ecco che a Genova si presenta la Lazio targata Lotito, squadra ridimensionata rispetto alla stagione precedente, che non avrebbe dovuto creare difficoltà ai blucerchiati, ma che da Marassi riesce a portare via tre punti grazie ad un gol su calcio di rigore (segnato da Di Canio) per un dubbio atterramento di Antonioli su Inzaghi, con la conseguente espulsione dell'estremo blucerchiato per fallo da ultimo uomo. Passa solo una settimana e a Siena (2-1 finale per i bianconeri) il ko di Flachi e compagnia è dettato da una disastrosa direzione dell'arbitro Ayroldi, che espelle Carrozzieri e Volpi ed assume un atteggiamento indisponente nei confronti della Sampdoria, tanto da portare l'amministratore delegato blucerchiato Beppe Marotta, a lamentarsi apertamente in sala stampa.
Si passa a domenica 24 ottobre, a Marassi è di scena il Brescia, ed ancora l'arbitro va sotto accusa: rigore inesistente realizzato da Di Biagio, concesso da Saccani di Mantova a favore degli ospiti (11' della ripresa) per un presunto fallo su Mannini. La Samp tenta di pareggiare ma, un evidente penalty su Bazzani non sanzionato dall'arbitro ed il palo colpito dall'ariete blucerchiato non permettono il recupero. Il 30 ottobre al «Ferraris» è di scena il Milan: le moviole di tutta Italia all'unisono concordano sulla netta posizione di fuorigioco nel gol partita di Shevchenko, dopo una splendida prova dei blucerchiati che riescono a controllare la gara e sfiorare più volte il pari. Il 5 dicembre, nel posticipo della 14esima giornata, Samp impegnata a Roma contro i giallorossi: ancora un episodio dubbio, con il Doria in vantaggio. Viene concesso un penalty «generoso» realizzato da Totti, e a tempo scaduto uno straordinario Flachi colpisce la traversa a Pelizzoli battuto, graziando la squadra di Del Neri.
Passano le vacanze di Natale e i Novellino boys continuano a scalare la classifica, fino all'incredibile 9 gennaio quando, negli ultimi sei minuti, la Sampdoria, in vantaggio di due reti a San Siro contro l'Inter, fa harakiri facendosi recuperare tre gol e buttando alle ortiche una strepitosa vittoria. Non decisamente bella la prova casalinga della settimana successiva: contro il Bologna è 0-0, ma anche qui è un palo di Flachi a non concedere i tre punti ai liguri.
Il resto è storia recente, con il pareggio di Udine viziato da un fallo clamoroso su Pisano, i tre pali ed il rigore negato a Gasbarroni nella partita con l'agguerrita Inter di Mancini, e i legni, le prodezze di Pagliuca in quel di Bologna e quel rigore su Tonetto ignorato da Paparesta a negare alla Samp l'accesso in Champions. Di punti lasciati per strada ce ne sono molti, e dire che la chiamavano fortunata e aiutata Sampdoria.
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