Il San Raffaele vara l’ospedale galleggiante

Un ospedale galleggiante in viaggio lungo le coste della Colombia e il mar dei Caraibi. E così l’ultima frontiera delle cure sanitarie sarà presto varcata. A lanciare l’idea che presto - non più tardi di tre settimane - diventerà realtà è il presidente del San Raffaele, don Luigi Verzè. Intervenendo a margine della presentazione dei lavori di umanizzazione del reparto di oncologia, si è lasciato sfuggire una battuta sul progetto avviato da tempo, di «esportare la sanità “raffaelliana” nelle nazioni povere del pianeta». Un San Raffaele “natante“, quindi, superattrezzato e largamente dotato delle tecnologie più moderne. Nonostante il progetto sia ancora in fase di definizione, non sono mancate le prime indiscrezioni, confermate da un portavoce dell’Irccs di via Olgettina. La nave-ospedale, una volta salpata verso la Colombia, rimarrà operativa in quelle zone. Un’iniziativa dunque, che esalta la grande dote umanitaria che da sempre contraddistingue l’operato dell’ospedale.

Non ultima la ristrutturazione del reparto di oncologia. Un intervento volto a «combattere l’indifferenza degli spazi ospedalieri con ambienti dai colori caldi che infondano fiducia al malato», ha spiegato l’architetto Fiorella Spinelli.

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