Subito dopo loro ai Giochi di Torino 2006, vinto nellinseguimento a squadre con i più giovani Enrico Fabris e Matteo Anesi, il pattinatore piacentino Ippolito Sanfratello aveva ammesso candidamente: «Cerco lavoro: scrivere campione olimpico sul curriculum farà un belleffetto». Deve averlo fatto, se uno degli alfieri del miracolo azzurro su ghiaccio allOval Lingotto, nel febbraio scorso, ha annunciato ieri labbandono dellattività agonistica. «Preferisco chiudere ora - ha detto Ippolito - sulla scia di un titolo così importante. Inoltre ho avuto una proposta di lavoro interessante, con un ruolo legato alla diffusione dei pattini in linea».
Non è dunque letà (32 primavere) a spingere fuori dal ghiaccio questo dottore in Economia e Commercio, che aveva già deciso di farsi da parte alcuni anni fa, sempre per lavorare nel settore del materiale sportivo. Otto volte iridato nel pattinaggio a rotelle, Sanfratello si era poi convinto a tentare il passaggio alla velocità su ghiaccio, per cercare di emulare fuoriclasse come gli americani Apolo Ohno e Chad Hedrick, passati con successo proprio dalle rotelle alle lame.
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