Sant’Ambrogio fa il miracolo. Maggioranza e opposizione unite per non perdere la festa

Ancora una volta farsi infinocchiare da Roma? Guai. E allora se non si tocca la festa dei Santi Pietro e Paolo per Roma, salvata dalla mannaia della manovra economica, allora guai a chi tocca Sant’Ambrogio, anche perchè la festa del santo patrono di Milano coincide con eventi importanti per la città: la prima della Scala e la assegnazione degli Ambrogini d’oro

Ancora una volta farsi infinocchiare da Roma? Guai. E allora se non si tocca la festa dei Santi Pietro e Paolo per Roma, salvata dalla mannaia della manovra economica, allora guai a chi tocca Sant’Ambrogio, anche perchè la festa del santo patrono di Milano coincide con eventi importanti per la città: la prima della Scala e la assegnazione degli Ambrogini d’oro. L’alzata di scudi viene, una volta almeno, dall’intero Consiglio comunale che lunedì formalizzerà la richiesta al governo in una mozione bipartisan concordata ieri. Il documento stilato dal Consiglio punta a salvare - possibilmente per sempre - la festività del 7 dicembre, che quest’anno cade di mercoledì, dall’accorpamento alla domenica, come previsto dalla manovra del governo per le feste patronali di tutte le città, tranne quella di Roma del 29 giugno. Il problema è stato posto per primo dal presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo ieri alla riunione dei capigruppo, ottenendo il consenso di tutte le forze politiche. La mozione sarà presentata per essere votata all’unanimità lunedì in aula, nella prima seduta dopo la pausa estiva. Sarà battaglia dura, insomma, anche se non sarà facilissimo spuntarla.

Già altri campanili, infatti, hanno posto questioni simili e con peculiarità non indifferenti, come nel caso dell’inequivocabile obiezione dell’arcivescovo di Napoli cardinale Sepe secondo cui la festa di San Gennaro non si può spostare perchè trattasi di evento miracoloso, quello dello scioglimento del sangue del patrono partenopeo. E di miracoli ce n’è sempre più bisogno.

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