Così, a Santoro non è rimasto che trasmettere spezzoni di un’intervista a Grillo priva di grandi novità più le immagini di Bologna. Sequenze mai viste integralmente, con i nomi dei parlamentari condannati urlati dalla nuova berlina, la presa in giro di «Valium» Prodi, le accuse a Berlusconi di aver compiuto «un colpo di Stato» con la riforma elettorale, gli insulti ai «giornali vergognosi» cui sarà dedicato il prossimo «V-Day», gli sberleffi al governo oltre a tutto il contorno di «vaffa» e parolacce varie. Santoro, capelli grigi e non più biondi, tessera numero uno ad honorem del nuovo movimento grilliano, era anche lui in piazza con una troupe di Annozero e ha offerto al mr Bean nostrano una platea molto più vasta. In piazza c’era anche Beatrice Borromeo, incaricata di intervistare alcuni giovani attivisti che hanno spiegato perché il «V-Day» ha avuto «molto senso».
La ripresa di Annozero si è trasformata, di fatto, in una lunga replica della manifestazione bolognese priva di un vero contraddittorio. Sabina Guzzanti ha parlato «di un Paese dove nessuno è al posto giusto e tutti sono terrorizzati di tutto». Travaglio si è lanciato nel consueto repertorio contro i parlamentari condannati. Sartori, che in alcuni articoli aveva espresso critiche a Grillo, ha detto: «Non è il mio tipo, ma non ho detto che ha torto perché la gente è stufa di una classe dirigente marcia; soltanto ha fatto la proposta sbagliata. Per trent’anni abbiamo sbattuto contro il muro di una casta che non ha lasciato varchi, finché è arrivato Grillo e ha trovato la crepa come un profeta armato». Polito ha precisato che «l’inefficienza della classe politica è peggio della sua arroganza» e che il limite di Grillo è il «dopo».
Già, che fare dopo aver distrutto i partiti (che è il primo obiettivo del comico)? Domanda senza risposta. «Sarà un altro mondo», è il programma del portabandiera dell’antipolitica. «Si deve pur cominciare da qualcosa». «Ma la vera antipolitica è a Palazzo Chigi», ha replicato il Grillo registrato, che si è lanciato contro tutto e tutti. Prodi, Veltroni («uno che mi sbigottisce, che dice tutto e il contrario di tutto, vuole perfino la Tav ecocompatibile» (Mastella, D’Alema, Amato, oltre a Berlusconi, Previti, Dell’Utri. L’elenco è lungo. Si è aggiunto Cofferati, «un funzionario di partito che fa quello che può»: per Grillo, i primi due comandamenti di un sindaco virtuoso dovrebbero essere l’installazione di pannelli solari sulle case e l’eliminazione di tir e treni veloci perché consumano troppo carburante e inquinano. Di se stesso, il comico ha un’opinione altissima. Si è paragonato nientemeno che a Gutenberg, «il tipografo del Quattrocento che stampava senza sapere che stava rivoluzionando il mondo. Adesso c’è internet, una tecnologia straordinaria».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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