Ci sono due novità che riguardano la sicurezza a Milano e che arrivano dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. La prima riguarda i quartieri più caldi della città, come via Padova dove da poco sono entrate in vigore le ordinanze del sindaco per anticipare l’orario di chiusura dei locali più a rischio, come kebab, phone center e internet point e per cercare di regolarizzare il meccanismo degli affitti agli immigrati. «L’idea è quella di estendere a macchia di leopardo questi provvedimenti anche in altre zone - spiega l’assessore provinciale alla sicurezza della Lega, Stefano Bolognini -. In via Imbonati, Paolo Sarpi, viale Jenner e Corvetto». Il prossimo appuntamento sarà fra due settimane per discutere di questa ipotesi, nel frattempo un tavolo tecnico si occuperà di valutare le modalità di applicazione dei provvedimenti, per decidere cioè dove e quali regole adottare nelle varie parti della città.
«A Chinatown ad esempio, magari si deciderà di applicare soltanto quella che riguarda i dormitori che impone l’obbligo per chi affitta un appartamento, a italiani o stranieri, di depositare il contratto di locazione in questura».
La seconda novità invece è un’ordinanza proposta dalla Lega Nord che prevede di sequestrare in caso di recidività roulottes e camper che bivaccano abusivamente sul suolo pubblico e in aree non attrezzate. «È ora di partire con la confisca dei mezzi - spiega Bolognini -. Vanno bene le sanzioni di De Corato, da 200 euro a 500 euro, ma alla fine si è visto che le multe non le pagano mai. E quindi, chiediamo che in caso di recidiva, si provveda anche al sequestro dei caravan». Il testo è già pronto, assicura il leghista e ieri in Prefettura, il sindaco Moratti, il prefetto e il comandante dei vigili si sono detti favorevoli al nuovo provvedimento.
Che tra l’altro è già stato adottato a Pavia e a Reggio Calabria. «Se il sindaco è d’accordo, non deve far altro che firmarlo. Crediamo che l’amministrazione debba adottare questa ordinanza che cambia il modo di affrontare il problema degli sgomberi. Per Milano sarebbe una rivoluzione assoluta, perché li renderebbe effettivi». Non ci sarebbero più casi come quelli di via Cusago, secondo Bolognini, dove la polizia locale è andata sessanta volte per allontanare i nomadi che sono sempre tornati dopo gli interventi delle forze dell’ordine.
«Una volta che si confisca il mezzo, o se ne vanno o lo devono ricomperare e non credo che sia così semplice.
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