La scalata vegana alla supremazia di Papa Francesco

È sempre saldamente lì, nell'empireo della classifica, anche se il numero di copie vendute sta lentamente calando. Parliamo ovviamente di papa Bergoglio, il quale con la sua «chiacchierata» con Andrea Tornielli - Il nome di Dio è misericordia (Mondadori) - questa settimana sfiora i 12mila volumi venduti. Come la settimana scorsa, a meno della metà del venduto del pontefice si attesta Andrea Camilleri che supera le 5mila e 400. E la classifica resta in generale a bassa intensità, tanto che tornano a farsi vedere ai piani alti grandi classici come La scala di ferro (Adelphi) di Georges Simenon stampato per la prima volta in Italia nel 1963. Questo giallone con dark lady, ambientato nella Parigi anni '50 riesce ancora a piazzarsi al sesto posto e a macinare più di 3mila copie.Spunta in top ten anche un titolo proveniente dalla Varia, il che accade di rado, a meno che non ci metta lo zampino l'ordinatissima Marie Kondo. In questo caso però a dominare la Varia, con poco meno di 3mila copie, è Fausto Brizzi con Ho sposato una vegana. Una storia vera, purtroppo (Einaudi). Lo sceneggiatore e regista (Notte prima degli esami) questa volta racconta con piglio molto personale il rapporto con la moglie vegana che gli ha stravolto la dieta. Ne esce un'autobiografia di coppia furbetta e che tocca tutti i tasti giusti per piacere ai trentenni alle prese con le nuove mode alimentari, spesso veicolate dalle compagne. Brizzi scherza senza pigiare troppo sull'acceleratore (rischierebbe di irritare i vegani), anzi, recita proprio la parte che più piace ai pasdaran del vegetarianesimo animalista: il carnivoro che si arrende. Ricetta facile, ma di successo.

E non potremmo chiudere la classifica senza segnalare che i nomi della saggistica vanno e vengono, ma c'è qualcuno che è un vero highlander. Eh sì. Carlo Rovelli è ancora al terzo posto con le Sette brevi lezioni di fisica (Adelphi). Una singolarità editoriale meritevole di studio scientifico.

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