Federico Casabella
Cori da stadio, danze, clacson impazziti, bagno nella fontana ma anche episodi di violenza e minacce. Per una notte Genova sembrava tornata a festeggiare nel metodo più tradizionale un successo sportivo. Nazionale, Genoa o Sampdoria non conta: i riti sono sempre gli stessi, così come le zone dove si formano i caroselli in città.
Solo che, per una notte, o forse per la prima di una lunga serie di notti, il capoluogo ligure ha scoperto la «fiesta» in concomitanza con l'esordio vincente dell'Ecuador al Mondiale 2006. Una serata macchiata da un centinaio di ecuadoriani che, alle 3.40 circa di ieri mattina, saliti su un mezzo della linea 15 in servizio a Quarto hanno preso in ostaggio il conducente del bus, minacciandolo con cocci di bottiglie. I più scalmanati, ubriachi, hanno devastato l'autobus arrivando anche a sfondare le botole del tetto. Lautista è stato costretto a prendere ordini dai teppisti ubriachi, a portarli in giro per la città seduti sul tetto e fuori dai finestrini.
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