Scenata di gelosia, pensionato muore in balera

Le frecce di Cupido, con annesse angosce e palpitazioni, hanno sempre più tempo per colpire i futuri innamorati. Segno degli irrefrenabili tempi che corrono, perché una volta si diceva «non ho più l’età per certe cose». Una volta. Ora che l’amore ha sempre meno confini d’anagrafe, anzi praticamente non ne ha più, c’è da stare attenti al fallace cuore: quello sì che invecchia. E inesorabilmente. Questa storia ne è testimonianza e dunque non ha lieto fine. Si svolge in una balera (ci sono ancora per fortuna) che si trova in fondo a via Nomentana e vede per protagonisti due vedovi non più giovani con la voglia di ricominciare finalmente a vivere e a godersi una storia d’amore.
Sono le 22 di domenica e lui, 65 anni appena compiuti, si trova in compagnia della nuova fiamma, una cinquantaseienne conosciuta da un paio di settimane, e sua sorella, anch’essa vedova. Si cerca di passare una serata diversa dalle solite. Niente televisione, passeggiata con gelato o cinema. Solo musica d’altri tempi, suonata dal vivo, giusto per far tornare indietro quel tempo perduto.
Tutto fila liscio finché nel locale non sopraggiunge, infuriato, l’ex fidanzato della donna, un sessantaquattrenne dal temperamento focoso che forse aveva avuto la «soffiata» da qualche suo amico. Sono le 22,35 e nel locale si scatena l’inferno. L’ex, preso da un irrefrenabile attacco di gelosia, comincia ad agitarsi e a prendersela con i due innamorati, ma soprattutto con lui. Una scenata di gelosia in piena regola che mortifica e sottopone a un forte stress emotivo il sessantacinquenne, che non cessa nemmeno quando il rivale decide di abbandonare il locale da ballo. Poco dopo aver ripreso le danze, infatti, l’uomo si accascia improvvisamente al suolo, colpito da un attacco cardiaco.

A nulla valgono i soccorsi della gente e dei sanitari del 118 che lo caricano su un’ambulanza e corrono a sirene spiegate: il pensionato muore durante il trasporto all’ospedale «Sandro Pertini».
Finisce in tragedia una storia d’amore speciale ma che nei pochi giorni di vita ha bruciato comunque il suo intenso fuoco. Col cuore, purtroppo, non si scherza.

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