Contrordine amici: sabato e domenica si gioca. Tutto regolare. Prenotate viaggi e biglietti ma anche colazioni davanti alla tv perchè il tempo delle manfrine è scaduto ed è arrivato finalmente quello del sano realismo. É di qualche ora fa la conferma giunta al telefono di Giancarlo Abete, presidente della federcalcio: Sergio Campana lo ha assicurato circa l'adesione completa da parte dei capitani delle squadre di serie A alla bozza di accordo sottoscritta martedì sera, a Roma. Lo sciopero non si farà, il contratto collettivo invece sì e sul famoso punto dei fuori rosa, sarà Abete il garante. Nel senso che sarà possibile allestire allenamenti differenziati ma non spedire, per punizione, fuori rosa, dei titolari.
Puntro e a capo. Allora si riprende, niente più sciopero. Ma sapete perchè? Non solo perchè Abete ha preso in mano la questione e l'ha condotta a termina da vero presidente federale e non da sor Tentenna. Ma perchè alla fine anche Campana e i suoi del sindacato di Vicenza avevano il terrore di confermare l'agitazione. Metà della categoria era contraria, l'opinione pubblica pure. e quando il pubblico ti condanna, è dura affrontare un giudizio così pesante.
Lo sciopero del calcio come la sfiducia al Governo: alla fine si ritirano tutti
Una veloca consultazione di Campana con tutti i capitani della serie A ha dato il via libera alla rimozione dello sciopero. A dimostrazione che tutti fanno i rivoluzionari a parole salvo avere una fifa boia della reazione della pubblica opinione
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