Sciopero metalmeccanici, 80mila in corteo

Adesioni allo sciopero nelle fabbriche lombarde all’85% e 80mila metalmeccanici in piazza a Milano per chiedere a Federmeccanica il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Questi i numeri della protesta che ha interessato ieri la categoria nel capoluogo lombardo (conclusasi in piazza Duomo con il comizio del segretario generale della Uilm, Tonino Regazzi) e nella regione in vista della ripresa delle trattative il prossimo 21 novembre. Secondo Roberto Benaglia, segretario generale della Fim-Cisl in Lombardia, «l’adesione è forte in tutte le fabbriche, anche in quelle dove ci sono stati aumenti unilaterali, perché le mance non illudono nessuno». Benaglia spiega poi che «chiudere il contratto entro Natale si può se al prossimo incontro del 21 novembre Federmeccanica non pone preclusioni sugli argomenti da trattare, noi siamo disposti a discutere su tutto». Lo sciopero, informa una nota di Fiom e Uilm, ha bloccato la produzione nelle fabbriche del settore, superando le percentuali registrate dallo sciopero del 30 ottobre.

A livello nazionale, i dati (oltre agli 80mila della Lambardia) parlano di 20mila lavoratori in piazza a Padova, 30.000 a Bologna, 15.000 a Firenze, oltre 5.000 nelle piazze del centro-sud, dove spesso la pioggia torrenziale ha impedito lo svolgimento dei cortei.

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