Scontri fra studenti a Roma Tre: due feriti

Spranghe e bastoni all’università. Ieri mattina gli studenti di destra e sinistra di Roma Tre si sono fronteggiati a suon di botte. A denunciare per primi l’aggressione sono stati alcuni giovani appartenenti al gruppo Azione Universitaria della facoltà di Scienze Politiche, che hanno raccontato di essere stati aggrediti intorno alle 12.30 da alcuni militanti di sinistra. «Mentre pubblicizzavamo un’iniziativa sulla presentazione di un libro su Gabriele Sandri - hanno raccontato - i soliti nostalgici delle contrapposizioni ideologiche hanno pensato bene di atterrire e aggredire i nostri ragazzi, che facevano volantinaggio». «Oggi come ieri - precisano i portavoce di Azione Univesitaria - continuiamo sulla nostra strada, sicuri che il cambiamento in atto in Italia e a Roma sia prossimo anche nelle università. Abbiamo chiesto al preside della facoltà di placare gli animi e ripristinare la calma, che dovrebbe caratterizzare gli atenei».
Una versione completamente diversa dei fatti è giunta poco più tardi dall’altro schieramento. «Almeno 15 fascisti, dell’università ed esterni, con la scusa di un’iniziativa su Sandri, che dovrebbe essere ospitata proprio dall’università, hanno dato vita a un’azione squadrista all’entrata della facoltà - spiegano i membri del Collettivo Scienze Politiche -. Caschi e bastoni non erano lì per caso e hanno colto di sorpresa studenti e studentesse, già oggetto di minacce nella mattinata, episodi molto frequenti a Roma Tre, dove le istituzioni si mostrano tolleranti verso organizzazioni neofasciste come Azione Universitaria o Blocco Studentesco. E ora due degli aggrediti sono all’ospedale per le ferite riportate».
Naturalmente lo scontro è stato accompagnato dal solito strascico di polemiche. «Quest’ennesimo atto violento nei confronti dei ragazzi della sinistra è la normale conseguenza della politica di sdoganamento fascista che sindaco e politica nazionale stanno portando avanti - commenta la Federazione giovanile dei comunisti italiani -. Un clima inaccettabile che va denunciato». Gianluca Peciola, coordinatore del Gruppo Federato La Sinistra in Provincia, calca la mano e parla addirittura di persone adulte: «Neofascisti arrivati all’università armati di spranghe, un fatto che dimostra una premeditazione allarmante».
«È incredibile come venga mistificata la realtà da parte di certa sinistra - risponde a distanza Ugo Cassone, consigliere comunale del Pdl -. L’aggressione è avvenuta ai danni dei ragazzi di Azione universitaria e rappresenta l’ennesimo vile atto perpetrato dai collettivi, che ancora una volta hanno tentato di imbavagliare la libera circolazione delle idee nelle nostre università». «Ogni aggressione è da condannare, soprattutto quando avviene in un luogo deputato al confronto come gli atenei - aggiunge -. Invitiamo tutti gli studenti a non farsi coinvolgere in queste iniziative violente, provocatorie e figlie di un retaggio politico del passato». Solidarietà nei confronti dei ragazzi di destra è stata espressa anche da Dario Rossin, capogruppo Pdl in Campidoglio. «Purtroppo stiamo assistendo da tempo alla recrudescenza di una politicizzazione degli atenei - sottolinea -. L’università deve essere sdoganata dall’ottuso attivismo politico. Non vogliamo che si ripetano episodi di chiusura democratica come accaduto nel recente passato per l’invito al Sommo Pontefice Benedetto XVI, o le manifestazioni di dissenso aprioristico nei confronti del Presidente della Camera, Gianfranco Fini».

Infine Alessandro Cochi, delegato allo Sport del Comune, chiede rispetto per Sandri: «La figura di Gabriele non solo non appartiene né alla destra né alla sinistra, ma vuole essere un’immagine di coesione, un assunto dimostrato dagli stessi principi statutari della Fondazione Sandri, che nasce con l’obiettivo primo di combattere ogni tipo di violenza».

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