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Scoperto il bluff Mills scagiona il Cav: "Non mi ha pagato"

Il processo che doveva dimostrare la corruzione dell'ex premier finisce nel nulla. L'avvocato lo scagiona in aula: "Ho inventato tutto per ingraziarmi i pm"

Scoperto il bluff Mills scagiona il Cav: "Non mi ha pagato"

Lo scandalo madre di tutti gli scandali sarebbe una bufala. Così ha giurato ieri, in videoconferenza con il tribunale di Milano, l’avvocato inglese Mills, uomo che secondo i pm avrebbe preso soldi da Berlusconi per mentire a suo favore in due processi. Mills ieri non ha avuto alcun dubbio: Berlusconi non lo ha mai pagato, lui si inventò in un primo tempo la storia della «mancia» arrivata dal suo cliente italiano per giustificare al fisco inglese la provenienza di 600mila dollari avuti in nero da altre vie (un imprenditore di Napoli per una compravendita di motoscafi).

Chissà se i giudici terranno conto nel decidere la sentenza di questa banale verità: il testimone chiave (già assolto per prescrizione nello stesso processo) smonta la tesi dell’accusa e chiede scusa. In merito non mi farei grandi illusioni. La verità, quando c’è di mezzo Silvio Berlusconi, non è mai quella documentata. Di solito prevale quella costruita a tavolino, anche quando i fatti la negano. Ancora oggi, per esempio, si dice che Berlusconi ha dovuto lasciare altrimenti lo spread non sarebbe sceso.

Era una balla, tanto che l’indice maledetto anche con Monti regnante balla sempre attorno alla stessa cifra dei 500 punti. Così come si è detto che era colpa della direzione Minzolini se gli ascolti del Tg1 erano scesi al 21 per cento e che quindi il direttore andava rimosso. Non era vero. Gli ascolti, col nuovo direttore, hanno fatto come lo spread col nuovo premier: assolutamente stabili, anche se nessuno se ne preoccupa più.

Ecco, non vorrei che anche la verità di Mills passasse in sordina e si proseguisse a sostenere l’inverso perché così fa comodo a chi voleva disfarsi di Berlusconi e ancora, nonostante tutto, non può dire di esserci riuscito.

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