Scudetto al Milan, Galliani il re mida del calcio

Se nel mondo del calcio esistesse l'Oscar per il miglior dirigente, gli addetti ai lavori non avrebbero dubbi: spetta ad Adriano Galliani

Scudetto al Milan, Galliani il re mida del calcio

Se nel mondo del calcio esistesse l'Oscar per il miglior dirigente, gli addetti ai lavori non avrebbero dubbi: spetta ad Adriano Galliani. Che, come nelle migliori stagioni, in questa è riuscito a mettere insieme il cast dello scudetto milanista con colpi di mercato convenienti e azzeccati. Undici acquisti in tutto. Grazie al suo intuito l'ad rossonero all'inizio dell'estate si assicura a parametro zero Yepes, con 5 milioni di euro metà del cartellino di Kevin Prince Boateng, poi Amelia e Papastathopoulos. I primi due saranno ottimi affari, a posteriori. Ma a fine agosto i tifosi aspettano ancora gli acquisti per il salto di qualità. Per quelli, più costosi e complessi, Galliani si rivolge a Mino Raiola, agente 're Midà del mercato adattato a personal shopper. Nelle ultime 100 ore di agosto i due ribaltano le gerarchie del campionato, nel frattempo già cominciato. Dopo averlo dichiarato incedibile al 99% quattro giorni prima, il 27 agosto Raiola è a Barcellona per trattare il suo passaggio al Milan. E Galliani strappa un prestito con diritto di riscatto a 24 milioni euro pagabili in tre comode rate. Non basta. Mentre Galliani cede Borriello alla Roma, Raiola vola a Manchester e al fotofinish prende Robinho (15 milioni di euro) dal City, dove aveva già fatto approdare l'ex interista Balotelli. «Lo scudetto del mercato è del Milan, ha preso i miei giocatori», gongola il procuratore nato in provincia di Salerno ed emigrato a un anno con la famiglia in Olanda. Per il titolo vero e proprio servono ritocchi a gennaio. Legrottaglie arriva gratis dalla Juventus, e il giovane Didac Vilà dall'Espanyol, ma sono utili solo per gli allenamenti. Galliani piomba su Cassano, in rotta con la Sampdoria, e lo porta a Milano per un paio di milioni di euro. Ai ferri corti con il Bayern è anche Van Bommel, che è nel portfolio di Raiola e accetta la corte rossonera; seguito da Emanuelson, che sbarca con il solito Mino, architetto della trattativa con l'Ajax. Il Milan, che ha appena approvato il bilancio 2010 con un rosso di 70 milioni di euro, per il futuro deve fare i conti con il fair play finanziario. Ci sono 9 giocatori con il contratto in scadenza e il club vuole ridurre il monte ingaggi, puntando ancora sul mercato a parametro zero (Mexes e Taiwo). Ma, dopo aver riscattato Boateng, proverà a realizzare un colpo. Galliani sta lavorando per arrivare a Ganso del Santos.

E la joint venture con Raiola può proseguire nel nome di Balotelli: in inverno c'è stato qualche abboccamento e il Manchester City potrebbe cederlo per arrivare a Ibrahimovic. «Al 99% il Milan sarà l'ultimo club di Zlatan», ha assicurato l'agente. Ma se dovesse succedere il contrario in pochi si stupirebbero.

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