«Scuola araba, la didattica è un buco nero»

La scuola araba non potrà essere mai autorizzata. Sintesi della nota che Mauro Dutto, direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, ha fatto pervenire al prefetto Gian Valerio Lombardi e al sindaco Letizia Moratti: «L’avvio delle attività, senza autorizzazione, di una scuola straniera con rapporto con autorità consolari straniere, al di fuori di accordi intergovernativi, è in aperto contrasto con la normativa vigente». Come dire: il nostro ordinamento non prevede scuole private con doppio programma e, quindi, è impensabile che «l’ufficio scolastico regionale» possa «dare autorizzazione» né oggi né mai. Tutto chiaro: nessun pregiudizio ideologico-culturale o accanimento da parte dell’amministrazione comunale ma esclusivamente il rispetto dalla «normativa vigente», che i promotori della scuola araba ben conoscono.


E mentre i responsabili della struttura illegale di via Ventura presentano stamani ricorso al Tar contro l’ordinanza di chiusura firmata dal prefetto, il segretario regionale della Uil, Walter Galbusera, invita le autorità a ficcare il naso dentro quella scuola, «dove la didattica è un buco nero» e dove «gli insegnanti sarebbero sono stati reclutati con il passaparola».

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