Entro i prossimi quattro anni tutte le scuole di Milano saranno rimesse a nuovo. Parola del Comune che ha avviato un programma di ristrutturazione su larga scala. In vista dellinizio delle lezioni di domani sono stati aperti cantieri in più della metà degli istituti cittadini. Trecentosettanta, su un totale di 570 fra asili nido e scuole materne, elementari e medie. Le opere riguardano, nella maggior parte dei casi, la messa a norma delle strutture. Lobiettivo è rendere gli istituti più sicuri, sostituendo vecchi impianti elettrici e idraulici, bonificando le coperture di amianto, rimuovendo le barriere architettoniche.
Gli operai hanno lavorato per ridurre al minimo i disagi degli studenti. Nella gran parte delle scuole, infatti, la ristrutturazione è organizzata in blocchi, per permettere il contemporaneo svolgimento delle lezioni. Dove questo non è stato possibile - in 16 complessi gli interventi sono radicali - i ragazzi sono stati trasferiti in scuole vicine o in istituti raggiungibili grazie al servizio navetta organizzato dal Comune. Il cui programma è ambizioso: ristrutturare tutte le scuole della città entro la fine della legislatura, ovvero entro i prossimi quattro anni. Per il 2007 sono stati stanziati circa 90 milioni di euro. Che si aggiungono ai fondi già spesi per rimettere a nuovo i venti istituti già consegnati agli studenti: più di 16 milioni di euro.
Fra i complessi rimessi a nuovo ci sono la scuola media di via Boifava (bonificata dallamianto e liberata dalle barriere architettoniche), la scuola elementare di via Vigevano e la materna di via Alzaia Grande (interessate da lavori di risanamento ambientale), il complesso di via Monte Velino (rimesso completamente a nuovo), la scuola elementare di via Forze Armate (totalmente ristrutturata) e la materna di via Arsia (resa idonea a ospitare anche i bambini dellasilo). I responsabili del Comune promettono che domani tutto sarà pronto per ospitare gli studenti e cominciare le lezioni. Certo, la convivenza con cantieri e operai non sarà semplice, ma - assicurano da Palazzo Marino - tutto è stato pensato per rendere sicura la permanenza dei ragazzi e, comunque, ogni decisione è stata assunta in accordo con famiglie e presidi.
Del resto, sembrano non esserci alternative in una città nella quale l80 per cento delle scuole ha più di trentanni, il 25 per cento raggiunge i sessanta, mentre molti complessi sfiorano il secolo di vita. Molte strutture sono ormai obsolete e non rispettano gli standard di sicurezza previsti dalla legge.
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