Se Fini travolge tutti i finiani e gli ex di An

Ora che le elezioni sono passate, posso raccontarlo serenamente. Parecchi lettori, durante la campagna elettorale, mi hanno telefonato per chiedermi chi fossero i candidati «finiani», aggiungendo immediatamente «in modo da non rischiare di votarli». Attingendo a tutte le mie (tutt’altro che smisurate) doti di diplomazia, ho sempre evitato di rispondere direttamente alla domanda, sia perchè non c’erano finiani di strettissima osservanza in lista alle regionali, sia perchè, comunque, non volevo danneggiare un candidato piuttosto che l’altro in una competizione basata tutta sulle preferenze.

Però, indipendentemente dalle mie (non) risposte, gli elettori hanno messo ugualmente in pratica lo spirito delle telefonate, visto che dal consiglio regionale sono completamente spariti gli esponenti di area ex An, ad eccezione di Alessio Saso, uomo di Alemanno in Liguria, che però aveva costruito un percorso personale - ad esempio con ottime iniziative come la legge sui padri separati - che prescindeva dal partito e, anzi, era radicalmente contrapposto alla linea dell’ex coordinatore regionale di An Eugenio Minasso. (...)