«Se non troverà fondi in tempo per Fantozzi sarà meglio chiedere lo stop ai voli lunedì»

da Milano

«Senza un piano di finanziamento alternativo sarebbe più logico da parte del commissario Fantozzi chiedere la revoca della licenza provvisoria al volo concessa ad Alitalia lo scorso 2 settembre. Gli aerei si fermerebbero subito, ma, se si trova una soluzione, la licenza potrebbe essere data di nuovo con altrettanta rapidità».
Vito Riggio, presidente Enac, sta dicendo che già martedì i voli Alitalia potrebbero restare a terra?
«Sarebbe più logico, se non c’è un piano, chiedere subito la sospensione della licenza. E in questo caso sì, già martedì gli aerei si fermerebbero. Sempre che di qui a lunedì (il giorno dell’avvio dell’istruttoria Enac, ndr) la situazione non sia diversa».
Ma l’Enac ha l’obbligo di revocare la licenza al volo?
«C’è un regolamento europeo, il 2407 del ’92, che dice che in caso di chiara crisi finanziaria l’autorità può concedere la licenza provvisoria al volo in previsione di un piano di finanziamento. È quello che abbiamo fatto lo scorso 2 settembre».
E se le condizioni vengono a mancare?
«Se il piano salta, allora l’autorità ha l’obbligo di ritirare la licenza provvisoria. Non c’è discrezionalità, c’è la stretta vigilanza degli uffici europei».
Qualora invece scatti la revoca d’ufficio della licenza quali sono i tempi?
«Dieci giorni, forse di più. La procedura prevede che l’Enac incontri l’azienda, e che questa presenti un’ipotesi di piano. Poi si passa alla valutazione e quindi alla revoca. Gli aerei non si fermano subito, ma è una procedura formale più lunga, e più lunghi sono poi i tempi per la concessione di una nuova licenza».
Da ex sindacalista, cosa pensa dell’andamento di questa trattativa?
«Si deve cercare di avere sempre di più.

Ma se l’alternativa è tra avere meno e niente io, da sindacalista, ho scelto sempre il meno».
E dell’esultanza di piloti e hostess?
«È incomprensibile. Capisco l’angoscia, lo stress. Ma l’esultanza mi sa di “mattitudine”. Insomma, ci vorrebbe il medico».

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