Se la solidarietà ai bimbi soli si sfoglia tra foto e documenti

Ricostruire la storia della tradizione assistenziale milanese attraverso un’accurata ricerca basata su fonti bibliografiche e iconografiche non è stata cosa facile per Maria Canella, Luisa Dodi e Flores Reggiani, autori dell’interessante volume edito da Skira, «Si consegna questo figlio. L’assistenza all’infanzia e alla maternità della Ca’ Granda alla Provincia di Milano 1456-1920», (224 pag. euro 49,50).
Il risultato è soddisfacente perché il libro illustra quali forme assunse nel corso di cinque secoli il soccorso prestato dalla solidarietà ambrosiana ai più deboli fra i poveri: i bambini abbandonati e le madri sole o malate. Si parte dalla generosa beneficenza dell’Ospedale Maggiore per arrivare agli interventi razionalizzatori, ma ancora paterni, dell’ente della Provincia, passando per le decisive riforme della «beneficenza sovrana», l’Imperatrice Maria Teresa d’Asburgo.
Il cambiamento delle strutture caritative è avvenuto all’interno di una società che ha mutato forma anche economica, rimodellando assieme ai valori anche le leggi, i concetti di famiglia, maternità e infanzia.

Questa metamorfosi fu anche il frutto continuo di un processo meditativo, pur sempre virtuoso, fra bisogno degli assistiti e le prospettive e i bilanci amministrativi.
«I colombi» e «le colombine», le gestanti povere, le loro famiglie si possono cogliere nel volume anche in un intreccio di immagini, stampe, quadri, disegni.

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