UN SEGNALE DI DISCONTINUITÀ

Carissimo Enrico, ci conosciamo da tempo ed insieme, da tecnici, abbiamo anche collaborato magnificamente sia quando tu eri componente dell'autority per il trasporto pubblico per la riorganizzazione dell'AMT, che alla realizzazione di uno studio sull'Impatto Socio Economico delle Grandi Infrastrutture in Liguria che da più parti, sia a destra che a sinistra, è stato giudicato di alto livello professionale e per il quale abbiamo confrontato spesso le nostre idee in modo franco e aperto anche se a volte divergente.
Mi permetto quindi di salutare la tua candidatura, per la «Casa delle Libertà» a Sindaco di Genova, che per la verità un po'mi ha sorpreso, perché ero convinto, come credo in molti, che il tuo cuore battesse a «sinistra», (anche se per me non è mai stato un problema), fa sperare davvero che in questa città qualcosa possa veramente cambiare e il dibattito politico, quello alto, quello che appassiona la «Gente», nell'interesse comune di tutti i cittadini a prescindere dal loro credo politico e non ideologico o di parte e possa di nuovo coinvolgere tutti facendoci sentire veramente partecipi.
Conoscevo le tue capacità oratorie avendoti seguito in molti convegni e ho seguito con attenzione il tuo esordio pubblico ai Magazzini del Cotone e debbo riconoscere, nonostante l'emozione che in quel momento ti attanagliava e ti seccava la lingua, che sei riuscito a scaldare i cuori. Ma ora è necessario che tu faccia il «salto di qualità» ovvero che la tua quotidiana azione politica riesca a far convergere sul tuo nome i voti dei moltissimi elettori moderati delusi delle azioni fin qui svolte dalle coalizioni di centrosinistra sia in Regione che al Governo di Roma che, come noto, hanno una visione così lontana dal liberalismo democratico da cui discendono le tue radici e convinzioni politiche.
Sono successe cose in questa città, sono avvenuti fatti, che si sono conclusi con la visita del Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, che avrebbero meritato un tuo competente intervento in materia di infrastrutture, come professore universitario ma soprattutto come candidato sindaco, per riportare il tutto sulla corretta via dell'informazione.
Caro Enrico, un'importante fetta di elettori moderati, che alle scorse elezioni regionali e politiche hanno premiato il centrosinistra, attendono segnali di «vera discontinuità» con le precedenti Giunte.

Attendono un vero «scatto di reni» affinché a Genova e in Liguria si realizzino quei programmi e quelle infrastrutture, ferroviarie ed autostradali, che per decenni sono finite nel dimenticatoio e che, dopo la parentesi dell'efficientismo degli ultimi cinque anni, rischiano di finirci di nuovo. Con affetto.
*Esperto di Logistica e Trasporti

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