Sei del Pd? Posto sicuro "A chi perde le primarie un incarico di prestigio"

In vista delle primarie per il Comune di Genova, Burlando rassicura i candidati: "Chi perde farà altre cose importanti, molto importanti". Proprio come accadeva nel vecchio Pci alla fine degli anni Ottanta

Sei del Pd? Posto sicuro "A chi perde le primarie un incarico di prestigio"

Come a dire: alla fine un accordo lo troviamo. Mamma partito vince sempre e, anche ai trombati, un posticino (anzi: un bell'incarico) lo trova sempre. E' sempre stato così, almeno nelle file della sinistra italiana. Ma adesso il tacito accordo viene messo nero su bianco. A smascherare il "mercanteggiare" in salsa Partito democratico è stato il Secolo XIX che in un trafiletto intitolato "A chi perde le primarie un posto di prestigio" racconta come come il partito guidato da Pierluigi Bersani prometta poltrone a destra e a manca ancor prima di governare. Promesse da mercante? Macché. Promesse che verranno senz'altro mantenute una volta scrutinate le primarie.

"Una prova di potere e clientela più che di democrazia". Con queste parole l'ha definita Ferruccio Sansa nel suo blog sul Fatto Quotidiano. D'altra parte, basta ascoltare parola per parola il discorso pronunciato dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando alla Fiera di Genova, davanti ai papaveri del Pd locale. In ballo ci sono le primarie per il sindaco del capoluogo ligure. "Ognuno scelga chi preferisce tra i candidati in campo - spiega il governatore - chi perde farà altre cose importanti, molto importanti". Per chi non avesse inteso a fondo, Burlando iniste e racconta di quando, nel 1989, fu eletto dal Congresso segretario del Pci: "Gli altri due candidati Francesco Mariani e Claudio Montaldo uscirono sconfitti, ma siamo tutti e tre vivi e attivissimi". Burlando non mente dal momento che Mariani, che al tempo era già socio di quel Franco Pronzato che, in quanto dirigente del Pd, è stato recentemente arrestato per tangenti nell'inchiesta sugli appalti dell'Enac, divenne prima dirigente delle Ferrovie (quando Burlando era ministro dei Trasporti), poi presidente dell'Autorità portuale di Bari. E Montaldo? E' stato nominato assessore alla Sanità della Regione Liguria.

Morale della favola? Chi perde, vince.

A chi è riferito, però, il messaggio di Burlando. Secondo il Fatto, era "chiaramente diretto all’attuale sindaco di Genova, Marta Vincenzi, invisa al potere burlandiano che domina la Liguria e quindi in odore di trombatura: se ti fai da parte senza tante storie, avrai un bel posto di prestigio". In realtà, il posto assicurato non è materia del solo Pd ligure. "L'idea che il Pd ha delle primarie è un gioco in cui vincono tutti - spiega Dagospia - chi prende i voti viene candidato, ai trombati una poltrona di consolazione". Basti guardare la nomenklatura che da decenni il centrosinistra continua a portarsi dietro e che il sindaco di Firenze Matteo Renzista cercando di rottamare da diverso tempo.

A partire dai papaveri di via del Nazareno, applicando la norma, contenuta all'interno dello statuto del partito, che vuole il "pensionamento" del politico all'indomani della terza legislatura. Non a caso, infatti, alla convention dei rottamatori Renzi avverte: "Astenersi meteoriti e brontosauri".

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