Egr. dottor Lussana, la ringrazio per aver pubblicato la lettera del «cugino», mk. 1893 (Marco G.), apparsa venerdì 9 dicembre 2005, sul nostro quotidiano.
La sola possibilità di acquisire notizie sulla storia del calcio genovese non può fare che piacere ad uno vecchio sportivo, praticante anni orsono e solo polemico ormai, come il sottoscritto.
Penso proprio che, lexcursus storico citato, non possa essere messo in dubbio anzi, ho provveduto ad un accurato ritaglio dellarticolo, per archiviarlo tra i miei ricordi.
Chi però, per motivi di famiglia ha, nel proprio Dna, i colori dellAndrea Doria e quindi, erede sportivo di unaltra «storia» e, da sempre, in settimanale e quotidiana parentela polemica sportiva, non può mancare ora, di perdere loccasione per far rilevare ai «cugini» che lattuale maggior evidenza, riservata dai quotidiani cittadini al «Genoa Cricket», non è certo dovuta a meriti sportivi di cui vantarsi, bensì e purtroppo, a «fattacci» che, sinceramente e sportivamente parlando hanno addolorato anche un «doriano» duro, come il sottoscritto.
E poi, per dirla tutta, anche perché, la militanza delle due squadre in campionati diversi ci priva di almeno 4 o 6 punti a campionato. Non so se mi spiego!
Cordiali e sportivi saluti, da un affezionato e vecchio lettore
(Sori)
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